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“What happened”. Le elezioni Usa 2016 secondo il libro di Hillary Clinton

Le elezioni 2016 secondo Hillary Clinton. Il racconto personale di una devastante sconfitta, ma anche rivelazioni sull’ingerenza russa nella campagna elettorale. Il 12 settembre uscirà “What happened”, il nuovo libro della candidata democratica.

“In passato ho spesso avvertito l’esigenza di stare molto attenta a ogni cosa facessi in pubblico, mi sentivo un’equilibrista senza rete di protezione. Ora è arrivato il momento di abbassare la guardia”, promette Clinton nell’introduzione del memoir, probabilmente il più difficile che le sia mai toccato mettere nero su bianco.

“Sarò onesta: scrivere “What happened” non è stato facile, così come non lo è assistere a ciò che vediamo ogni giorno sui media. Ma combattere per i nostri diritti non è mai stato così importante”, ha scritto la ex first lady ieri sera, sulla sua pagina Facebook, nel post che annuncia l’uscita del libro edito da Simon & Schuster. Per la prima volta, la prima donna candidata da un grande partito alla presidenza degli Stati Uniti rivela cosa ha provato durante le elezioni più controverse e imprevedibili della storia americana. Adesso, libera dai vincoli della corsa elettorale, Hillary porta il lettore dentro il proprio vissuto da pioniera, attraverso un’elezione segnata da toni feroci come non mai, colpi di scena che hanno fatto impallidire le più audaci serie tv presidenziali, trame russe e un avversario che ha polverizzato tutti gli schemi del passato.

Clinton descrive cosa significa correre contro Donald Trump, ammette i propri errori e spiega come ha affrontato una sconfitta che è stata sconvolgente per l’opinione pubblica e devastante per lei, ma anche come ha trovato la forza per rialzarsi. Tant’è che non si è mai allontanata dalla scena pubblica nei mesi successivi. Tiene discorsi, partecipa a dibattiti, fa selfie con i sostenitori e infine il libro, che “con umorismo e candore racconta ai lettori cosa è necessario fare per tornare con i piedi per terra: i rituali, le relazioni, le letture che l’hanno aiutata e cosa questa esperienza le ha insegnato sulla vita”, si legge dalla presentazione. Naturalmente non manca il racconto dell’esperienza di genere: “Essere una donna forte nell’arena pubblica, subire critiche sulla voce, l’età e l’aspetto, rilevare il doppio standard adottato nei confronti delle donne in politica”, prosegue la descrizione.

Non si tratta, però, soltanto di una soggettiva. “What happened” è la storia di quella campagna e delle sue conseguenze, nella duplice forma di racconto, profondamente personale, e di “ammonimento per la nazione sull’ingerenza russa nell’elezione dello scorso anno”, ha detto Simon & Schuster ieri ad Associated Press. “Clinton sottolinea come l’elezione del 2016 sia stata segnata da un attacco senza precedenti alla nostra democrazia da un avversario straniero. Analizzando le prove e collegando i puntini – si legge ancora nella nota – Hillary mostra quanto siano pericolose le forze che hanno plasmato il risultato e perché gli americani abbiano bisogno di capirle per proteggere i nostri valori in futuro”.

Secondo The Hill, Clinton sosterrà fermamente la propria teoria secondo cui anche le sortite pubbliche di James Comey sulle indagini riguardanti le sue e-mail, in ultima analisi, le siano costate la presidenza. “Hillary vuole rendere pubblica la sua versione dei fatti – ha rivelato un alleato di lunga data – penso che molti resteranno davvero sorpresi da quanto rivelerà”.

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