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Vertice di Parigi, che cosa si deciderà su Libia, migranti e Ong

macron, rifugiati, migranti

Centri di accoglienza sul modello hotspot da aprire in Libia gestiti dall’Alto commissariato per i rifugiati e sostegno economico alla cittadinanza per renderla «indipendente dal traffico di essere umani». Sono soprattutto questi i due impegni contenuti nel documento che sarà esaminato oggi nel vertice di Parigi. Ecco tutti i dettagli, le incertezze e gli scenari. E alla vigilia, arriva anche un’intervista significativa di Angela Merkel sull’accordo di Dublino con parole molto apprezzate da Italia e Grecia.

IL VERTICE

Il presidente francese Emmanuel Macron riceve oggi all’Eliseo i capi di Stato di Ciad e Niger, i capi dei governi di Germania, Spagna, Italia e Libia, e l’Alta rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari esteri, per un vertice sulla gestione dei flussi migratori. L’obiettivo primario, secondo la Francia, è ribadire ai Paesi africani il sostegno europeo, seguendo l’idea di Macron di creare degli hotspot avanzati in Africa, ovvero dei centri di accoglienza per distinguere subito tra rifugiati in fuga dalle guerre (da accogliere) e migranti economici (da rifiutare) prima che questi affrontino la traversata del Mediterraneo per raggiungere le coste europee.

I DETTAGLI DEL DOCUMENTO

Nel capitolo dedicato alle iniziative da prendere in Libia viene specificato come esse siano tutte «d’intesa tra Italia, Spagna, Francia, Germania e Ue», dunque sostenendo sia gli accordi stretti da Roma con i sindaci di 14 città libiche e con le tribù del sud, sia quelli con il governo guidato da Sarraj. Ma anche coinvolgendo Ciad, Niger e Mali nelle trattative tanto che i rappresentanti dei primi due Stati siederanno oggi al tavolo del vertice. La strada è lunga, nessuno può illudersi che il problema legato ai flussi verso l’Europa sia risolto. Ma il calo drastico degli sbarchi registrato nel nostro Paese (ieri la percentuale era a meno 7) – scrive il Corriere della Sera – convince evidentemente i governi che la strada scelta dal premier Paolo Gentiloni e dal titolare dell’Interno Marco Minniti sia giusta e debba essere condivisa, anche nella parte che riguarda le Ong.

LE PAROLE INEDITE DI MERKEL

In un’intervista alla Welt am Sonntag il cancelliere Angela Merkel ieri ha dichiarato che «tutti in Europa devono accettare che il vecchio sistema-Dublino (cioè la domanda di asilo va presentata nel primo Paese europeo in cui si arriva, ndr) non è sostenibile. Non può essere che Grecia e Italia debbano sopportare da sole tutto il carico, soltanto a causa del fatto che la loro posizione geografica è tale che i profughi arrivano da loro. I profughi vanno distribuiti in modo solidale».

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