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La spesa solidale a Cesano Boscone

Grazie all’Emporio della Solidarietà aiutate più di 2.000 persone in difficoltà

I dati Istat parlano chiaro: 4,7 milioni di italiani vivono in condizioni di povertà assoluta, cioè non riescono ad accedere a beni e servizi essenziali. A soffrire di più le conseguenze della crisi sono soprattutto i giovani. La percentuale più alta di famiglie che vivono in condizioni di disagio economico, infatti, si registra proprio nella fascia d’età tra i 18 e i 34 anni. L’Italia, per fortuna, sa essere un paese solidale nel momento del bisogno.

L’Emporio della Solidarietà di Cesano Boscone, nato due anni fa su impulso della Caritas e della Cooperativa IES, ha aiutato tanti italiani a far fronte al disagio economico vissuto quotidianamente. Credo che l’Emporio sia un buon tentativo di dare risposta alla crisi economica e all’aumento delle disuguaglianze sociali. Tra gli scaffali si possono trovare beni di prima necessità e prodotti di vario genere come in un vero e proprio supermercato, con la differenza che le persone possono fare la spesa gratis. Le merci sono reperite grazie alla collaborazione con gli esercizi commerciali, i ristoranti e i negozi al dettaglio, che consegnano le eccedenze alimentari a fine giornata. Il cibo raccolto viene poi consegnato alle persone bisognose individuate dalla Caritas grazie al supporto tecnico di Pasto Buono, che traporta gli alimenti perfettamente conservati all’Emporio. Ogni persona, una volta esaminata la richiesta di aiuto, riceve una tessera a punti, caricata ogni mese per un tempo predefinito in base alle esigenze.

Sono orgoglioso della partecipazione di Pasto Buono a questa incredibile iniziativa, che finora ha permesso di recuperare e donare più di 506 tonnellate di cibo per un valore totale di 1.200.681 euro, aiutando concretamente più di 2.000 persone in difficoltà. L’iniziativa è partita proprio da Cesano Boscone perché è qui che si è rilevata un’elevata crescita del bisogno alimentare, come effetto più visibile della diminuzione del reddito. Da qui l’idea di dare un contributo ai tanti cittadini in difficoltà economica combattendo al contempo gli sprechi alimentari. A essere in aumento, infatti, non sono solo i dati sulla povertà assoluta, ma anche quelli sullo spreco alimentare, che ammonta a un valore di circa 16 miliardi di euro l’anno. Iniziative come quella dell’Emporio permettono di spezzare questo circolo vizioso, evitando inutili sprechi e aiutando al contempo chi è in difficoltà. Un aiuto è arrivato anche dal governo, che lo scorso anno ha approvato la legge contro gli sprechi alimentari.

Spero che l’esperienza dell’Emporio della Solidarietà apra la strada all’apertura di altri supermercati solidali, un sostegno fondamentale per tanti, troppi cittadini in difficoltà.

Gregorio Fogliani

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