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Ecco come i comunisti d’Italia si preparano al pellegrinaggio in Russia

Più che una semplice visita, un autentico pellegrinaggio sulle orme di Lenin. Tra poche settimane ricorrerà il centenario della Rivoluzione Russa, un evento spartiacque nella storia del Novecento a cui guardano con nostalgia i comunisti di tutto il mondo. Compresi quelli di casa nostra, che si preparano a partire alla volta di Mosca e San Pietroburgo – pardon Leningrado – carichi di emozione per i bei tempi andati.

LA RICORRENZA

Certo, la Russia di oggi non è più quella di una volta: l’Unione Sovietica è crollata da un pezzo insieme al Muro di Berlino, ormai più di 25 anni fa. E a governare c’è Vladimir Putin, sì un ex agente del Kgb – i temibili servizi segreti bolscevichi – ma dai modi imperialisti, che gli sono valsi il soprannome di Zar. Eppure i preparativi in vista del viaggio fervono, perché in fondo la Russia, per i comunisti, rimane un luogo quasi sacro. Nonostante oggi sia vista come un punto di riferimento soprattutto dai movimenti di estrema destra.

AVANTI POPOLO

Un’adanuta a cui non potevano mancare, come dicevamo, anche i comunisti d’Italia che proprio in questi giorni stanno definendo i dettagli del viaggio. E’ il caso ad esempio di Rifondazione, il partito fondato da Fausto Bertinotti e oggi guidato da Paolo Ferrero che proprio ieri ha fatto partire dalla sede centrale un’email “a tutti i segretari regionali e di federazione” per invitarli a fare proseliti tra gli iscritti con lo scopo di raggiungere il più alto numero possibile di adesioni. Il viaggio è organizzato dall’Istituto di cultura e lingua Russa in Italia, ma, pare di capire, vi parteciperanno anche alcuni militanti di partito o semplici simpatizzanti.

L’INIZIATIVA

Con la vostra partecipazione si potrà dare visibilità nelle manifestazioni anche al nostro partito, che sarà rappresentato da una delegazione ufficiale“, scrivono nell’email – di cui Formiche.net ha preso visione – il responsabile Esteri del partito Marco Consolo e il responsabile dell’Organizzazione Ezio Locatelli. La ragione del viaggio, ovviamente, è semplice: “Un’occasione per dare risalto ad un evento storico su cui si fondano le parti fondamentali delle nostre radici e allo stesso tempo, per chi potrà partecipare, sarà un’esperienza per conoscere direttamente i luoghi in cui si avviarono e vissero i dieci giorni che sconvolsero il mondo“. Espressione, quest’ultima, che richiama al titolo del libro scritto nel 1919 dal giornalista americano – e comunista – John Reed (in inglese Ten Days that Shook the World) dalla cui vita è stato poi anche tratto il film Reds, diretto e intepretato da Warren Beatty.

LE TAPPE DEL VIAGGIO

In totale 8 giorni di viaggio (qui il programma) – dal 5 al 12 novembre – al costo di 1.430 euro a persona. Metà della visita sarà a Mosca e l’altra a San Pietroburgo. Oltre a un bel po’ di turismo, l’appuntamento fondamentale sarà uno in particolare: il terzo giorno, martedì 7 novembre, quando ci saranno le celebrazioni ufficiali del centenario.

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