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La lezione del voto tedesco per gli italiani

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Le politiche del governo tedesco, nonostante il dissenso di una buona fetta dell’elettorato alla fine sono state comunque avallate, visto che l’alleanza CDU/SPD ha ottenuto il 53,3%. Alla tedesca Angela Merkel, capo dell’esecutivo e leader indiscusso della CDU, partito democristiano della Germania, onore al merito! La perdurante crisi dei partiti ha solo scalfito ma non annientato la forza di quello della Merkel, vero baluardo della democrazia in Europa e in Germania.

Il cancelliere di Berlino, invece di indugiare nelle lusinghe, ha preferito parlare all’elettorato il linguaggio del realismo e della verità, ben consapevole che la sua azione avrebbe suscitato sicura impopolarità, con conseguente perdita di consensi. È andata per la sua strada perseguendo le proprie politiche. Perdere nove punti percentuali per un partito è evento eccezionale e preoccupante, ma non definitivo, visto che col 33% i democristiani continuano ad essere la prima forza politica al parlamento tedesco, con il non facile impegno di caricarsi per un’altra legislatura della responsabilità del governo della Germania.

E proprio l’autorevolezza della CDU in alleanza con la CSU bavarese è stato l’essenziale e valido sostegno a Angela Merkel. I partiti storici, con una cultura di riferimento, con un programma comprensibile e ben delineato, con una organizzazione dinamica e moderna, con leader credibili e competenti possono pure perdere qualche battaglia ma alla fine vincono, sapendo interpretare il comune sentire del popolo. I sondaggi politici non surrogano l’azione dei partiti, e non per i vari flop registrati, ma perché è la politica che deve svolgere la sua azione naturale, riconquistando la fiducia della gente comune, se vuole scrollarsi di dosso l’abito di ancella servile dei poteri finanziari ed economici.

Il sondaggio che bypassa la funzione del partito è fallito. Niente può sostituire una formazione politica che interloquisce direttamente con i propri iscritti, simpatizzanti, elettori in carne ed ossa sulle varie questioni da affrontare con coerenti politiche di governo. Le elezioni di domenica in Germania hanno evidenziato che un partito regge e si afferma, se ha idee e programmi in sintonia con gli interessi della gente, proiettati verso il raggiungimento del bene comune. Una chiara lezione per noi italiani.

 

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