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Luigi Di Maio e le primarie (coreane) a 5 stelle per la premiership

paritarie Beppe Grillo e Luigi Di Maio

Potrebbero arrivarne altri, ma sicuramente tra i big del Movimento 5 Stelle il nome di Luigi Di Maio è l’unico a comparire nella lista dei candidati alle primarie per la scelta del premier dei pentastellati. Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Nicola Morra e Roberta Lombardi non partecipano alla competizione, così per Di Maio la strada è spianata verso il vertice del Movimento.

I BIG IN UN ANGOLO

“Ho deciso di non candidarmi a Premier del Movimento 5 Stelle. Le ragioni le spiegherò durante il mio intervento sabato prossimo a Rimini”. Con queste parole sul suo profilo Facebook Alessandro Di Battista ha dichiarato, poco prima della chiusura delle candidature, di non voler partecipare alle primarie del movimento. Dalla festa del Movimento 5 Stelle che si terrà il prossimo fine settimana (dal 22 al 24 settembre), spiegherà le ragioni della sua scelta, facilmente intuibili dalle dichiarazione fatte nelle scorse settimane: la linea del Movimento 5 Stelle è una, non ci sono correnti interne che competono tra loro e il programma è quello delineato negli scorsi mesi attraverso le votazioni su Rousseau. Tra gli ortodossi del Movimento, Roberta Lombardi ha annunciato la sua candidatura per le prossime regionali del Lazio, mentre Roberto Fico, presidente della vigilanza Rai, non ha fatto nessuna dichiarazione, ma alcuni sottolineano che potrebbe essere proprio lui a fare commenti destabilizzanti per il Movimento dal palco di Rimini durante la festa del Movimento.

LE COMPARSE

A metà pomeriggio, il blog di Grillo mette on line i nomi di altri sette concorrenti, esponenti poco noti del Movimento: da Giammarco Novi, un ex consigliere comunale di Monza, alla senatrice Elena Fattori, che appena ieri sulla sua pagina Fb ringraziava Di Maio per essere sceso in campo, e Vincenzo Cicchetti, già candidato sindaco di Riccione, Andrea Davide Frallicciardi, perito elettronico ed ex consigliere comunale di Figline Valdarno, Domenico Ispirato, ex consigliere circoscrizionale a Verona, Nadia Piseddu, candidata a sindaco di Vignola,Marco Zordan, artigiano di Arzignano, provincia di Vicenza.

LE REGOLE

Le regole per le candidature alle primarie a 5 stelle sono state pubblicate sul blog di Grillo lo scorso 15 settembre, e la possibilità di iscriversi alla lista dei candidati è scaduta alle 12 di oggi, 18 settembre. Tra i criteri di eleggibilità l’esperienza passata come portavoce in istituzioni locali o europee con il Movimento 5 Stelle, l’elezione alla Camera o al Senato o in consigli comunali e regionali; non essere stati iscritti a nessun partito prima del Movimento, e infine “ai candidati a conoscenza di indagini o procedimenti penali verrà richiesto un certificato rilasciato ai sensi dell’art. 335 del c.p.p., nonché i documenti relativi ai fatti contestati ed una breve relazione illustrativa dei fatti con autorizzazione espressa alla pubblicazione di tali atti nell’ambito dello spazio riservato a ciascun candidato”. In sintesi, la candidatura era aperta anche agli indagati.

COME SI VOTA

Ancora poco chiare le modalità di votazione su Rousseau e, malgrado le criticità che la piattaforma ancora presenta, sarà proprio in numero di votanti a sancire non solo il nome del candidato premier, ma anche il consenso verso le strategie che Beppe Grillo e Davide Casaleggio stanno mettendo in campo in vista delle prossime elezioni politiche del 2018.

(QUI IL COMMENTO DI ROBERTO ARDITTI SULLA CONSULTAZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE)

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