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Ecco il messaggio che arriva ai mercati dalle elezioni in Germania

Di Nick Clay
germania

L’economia della Germania è stata tra le principali beneficiarie del progetto europeo e del pacchetto di stimoli lanciato dalla Cina nel 2016. Non sorprende, dunque, che Angela Merkel sia stata rieletta. Tuttavia l’ottimismo dei mercati nell’interpretare il risultato del voto tedesco potrebbe essere prematuro. Gli investitori sembrano convinti che la vittoria di Macron in Francia abbia segnato la fine dell’ascesa dei partiti populisti e che il panorama politico si stia normalizzando. Secondo tale visione, la Brexit non sarebbe stata che un incidente di percorso, un caso isolato.

Crediamo che questa sia una convinzione erronea, come dimostrato anche dal risultato migliore del previsto ottenuto dal partito di estrema destra AfD. Macron era un outsider, sconosciuto nei circoli politici sino a un anno fa. La sua vittoria non è dissimile da quella di Trump (per quanto gli approcci dei due siano ovviamente molto diversi): in entrambi i casi, l’elettorato ha votato contro l’establishment e contro lo status quo politico, in favore di un cambiamento e di qualcosa di diverso, di nuovo. Lo stesso vale per la Brexit e per le elezioni in Gran Bretagna.

Pertanto, riteniamo che sia pericoloso interpretare la rielezione di Angela Merkel come la fine del populismo in Europa, così come sarebbe pericoloso ritenere che le elezioni in Italia nel 2018 e il potenziale voto in Catalonia siano privi di rischi. Il cambiamento resta necessario, ed è ancora richiesto a gran voce dagli elettori.

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