Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Eni, ecco cosa ha detto Descalzi al Csis di Washington

Claudio Descalzi

La presenza sempre più ingombrante di nuovi attori internazionali, a partire dalla Russia che è sempre più attiva sullo scenario internazionale, rende il settore oil & gas un business ad alta volatilità ma anche pieno di opportunità per il futuro. E’ quanto tra l’altro ha detto  Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, protagonista ed ospite d’eccezione al Csis di Washington per una tavola rotonda il 16 ottobre che ha visto la partecipazione delle maggiori realtà istituzionali, accademiche e mediatiche che negli Stati Uniti si occupano di energia e di oil & gas. A conclusione dell’incontro Descalzi ha così sintetizzare la propria visione del mercato affermando che “Eni sarebbe più che disposta a rinunciare a margini di profitto nel breve periodo per assicurarsi una crescita di valore costante e strutturata di medio-lungo termine”.

L’evento ha visto intorno allo stesso tavolo le voci più autorevoli nel settore energetico statunitense per un confronto ad ampio raggio durante il quale sono stati toccati numerosi punti di interesse per il mercato domestico e internazionale.

La discussione è stata moderata da Sarah Ladislaw, direttore del programma “Energia e Sicurezza Nazionale” del CSIS, e ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli altri player di settore che hanno ascoltato le strategie del Cane a sei zampe rivolte a conquistare nuove fette di mercato nel medio-lungo periodo.

Descalzi ha commentato la significativa trasformazione degli ultimi anni che ha riguardato il fabbisogno energetico internazionale con un vero e proprio spostamento degli indici di crescita dai Paesi Ocse ai Paesi in via di sviluppo, nuovo vero target per il business dell’energia. Contestualmente a tale fattore, l’ad dell’Eni ha evidenziato la transizione energetica in corso, che vede l’affermazione sempre più netta di strategie rivolte a ridurre il contributo carbonico a favore di fonti alternative. Tali potenziali driver di crescita sono stati contestualizzati in uno scenario mondiale in cui pesano variabili geopolitiche e demografiche di assoluto impatto.

Con riferimento alla crescita demografica, in particolare, Descalzi ha osservato come l’aumento della richiesta di energia elettrica nel continente africano ed asiatico rappresenti un potenziale driver di successo e di consolidamento della posizione di Eni quale fornitore sempre più efficiente e rispettoso dell’ambiente.

Le opportunità di business connesse alla ricerca di tecnologie in grado di preservare l’ambiente e abbassare l’impatto sul clima sono state definite da Descalzi come un punto di forza di Eni, che investe in ricerca e sviluppo una quota significativa del proprio budget. Dal 2010 ad oggi, infatti, l’azienda di San Donato Milanese ha indirizzato più di un miliardo e mezzo di euro in progetti rivolti a sperimentare nuove tecnologie in grado di rendere più efficienti i processi produttivi.

L’attenzione verso l’innovazione è stata bilanciata da un costante riferimento al business convenzionale dell’oil & gas, nel quale sono emerse le incertezze geopolitiche degli ultimi anni ma anche gli importanti successi in campo esplorativo di cui proprio Eni si è reso protagonista assoluto nella recente storia.

Le importanti scoperte di giacimenti in Egitto e nel continente africano aprono prospettive assai positive per il futuro e Descalzi si è detto entusiasta del lavoro svolto dagli ingegneri di San Donato Milanese.

Il riferimento alle variabili geopolitiche nel settore dell’oil & gas ha un peso particolare per chi è a capo del gigante fondato da Enrico Mattei e a questo proposito Descalzi ha ribadito la necessità per la comunità internazionale di cercare nuovi equilibri per assicurare stabilità anche sul tema degli approvvigionamenti. Il richiamo alla Libia e al peso di questo Paese per il mercato domestico è stato chiaro e netto. Allo stesso modo, la presenza sempre più ingombrante di nuovi attori internazionali, a partire dalla Russia che è sempre più attiva sullo scenario internazionale, rende il settore oil & gas un business ad alta volatilità ma anche pieno di opportunità per il futuro. Come più volte rimarcato nel corso della tavola rotonda, Eni si è distinta nel corso degli anni per la propria capacità di saper affrontare il mercato e per la continua tensione verso l’innovazione.

×

Iscriviti alla newsletter