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Chi sono i vincitori della quarta edizione del Premio Italia Giovane

Andrea Chiappetta e Franco Frattini

Si terrà domani, 20 ottobre, la quarta edizione del Premio Italia Giovane, iniziativa ideata dall’Associazione Giovani per Roma, rivolta alle nuove generazioni, che  ogni anno premia dieci figure under 40 per le loro testimonianze di eccellenza italiana. Appuntamento dalle ore 18 nella prestigiosa sede di Villa Blanc Luiss Business School in Via Nomentana 216.

IL PREMIO E IL COMITATO

Il comitato d’onore, di cui fanno parte Franco Frattini, presidente del Sioi, Giorgia Abeltino di Google, Fabio Fortuna Rettore Unicusano, solo per citarne alcuni, anche quest’anno ha visionato le oltre cento candidature arrivate, selezionando le più meritevoli in termini di obiettivi raggiunti a livello professionale, artistico o di ricerca.

I VINCITORI

Le personalità scelte si sono distinte nei campi che vanno dall’innovazione tecnologica allo studio dello spazio/sport/ricerca medica, sia in Italia sia all’estero. Eccole. Luciana De Fino nel settore di mobilità e teconologia; Francesco Spina settore aerospazio; Axel Trolese settore musica; Diva Tommei settore innovazione e ambiente; Julianto Imprescia settore mobilità; Claudio Italiano settore impresa artigiana; Mary Franzese settore innovazione e sanità; Nicola Greco settore innovazione digitale; Serena Mariani settore Difesa; Stefano Caccavari settore smart agriculture; Simona Quadarella settore sport. Con quattro menzioni speciali perAnna Adamo, giurista-scrittrice; Maria Chiara Ventura per il cinema; Luigi Cino per le relazioni internazionali e Andrea Giarrizzo per innovazione tecnologica e media.

IL COMMENTO

“Sono giovani e/o giovanissimi – dice Andrea Chiappetta, presidente dell’Associazione Giovani Per Roma – fieri di essere italiani e che, ogni giorni, tengono alta la nostra bandiera nei più disparati campi professionali. Sono storie di successo di ragazzi provenienti, molto spesso, dalla provincia, che hanno inseguito un sogno ed hanno raggiunto il successo. Un successo che andrebbe sempre più spesso riconosciuto loro, anche a livello istituzionale. Leggere le loro storie, che vengono poi raccolte annualmente in un libro, credo sia fonte di ispirazione per molti giovani che ogni giorno, si rifiutano di andare ad aumentare l’inquietante numero di Neet”.

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