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I Wiener in residenza a Roma nel sedicesimo festival di musica e arte sacra

Dal 4 al 10 novembre si terrà la sedicesima edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra promosso dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra. Confermandosi come uno degli eventi più interessanti del panorama musicale della Capitale, il Festival quest’anno presenta un calendario di sei appuntamenti (tutti a ingresso gratuito e con speciali settori per i soci sostenitori) come sempre ospitati nelle suggestive cornici delle basiliche di Roma: le due Papali di San Pietro e di San Paolo fuori le Mura e le Basiliche di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio e di Santa Maria del Popolo. Come sempre, numerosa la partecipazione di musicisti provenienti da diverse nazioni, quest’anno Giappone, Germania, Federazione Russa, Austria e Italia.

L’appuntamento più atteso rimane sicuramente quello con i Wiener Philharmoniker, che fin dalla nascita del Festival è sempre stata orchestra in residenza: in formazione da camera sarà nella Basilica di San Paolo fuori le mura lunedì 6 novembre (ore 21) per eseguire il celeberrimo Stabat Mater di Pergolesi affidato a due grandi voci soliste, quelle del soprano israeliano Chen Reiss, fra le più interessanti dell’attuale panorama lirico internazionale, e del mezzosoprano argentino Bernarda Fink voce elegante e molto apprezzata del repertorio lirico e liederistico. La serata si aprirà con il mozartiano Concerto per clarinetto e orchestra in la maggiore KV 622 con il solista Daniel Ottensamer, un omaggio al padre Ernst, primo clarinetto dei Wiener recentemente scomparso.

L’inaugurazione del Festival avrà luogo sabato 4 novembre nella Basilica di San Pietro con un programma particolare: una “Elevazione spirituale” affidata all’Illuminart Philharmonic Orchestra con il suo Coro, diretti da Tomomi Nishimoto, provenienti dal Giappone e già ospiti nelle precedenti edizioni del Festival. “Questo è il quinto anno – precisa il direttore – da quando, come primi Orchestra e Coro asiatici, abbiamo partecipato al Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra. Sono grata di avere l’opportunità di partecipare anche quest’anno alla Santa Messa celebrata dal cardinale Angelo Comastri nella Basilica Papale di San Pietro in Vaticano. Il mio obiettivo per il futuro è quello di riunire i complessi artistici di vari paesi asiatici, non limitandosi solo al Giappone, cosa mai accaduta fino ad oggi, per dirigere in Vaticano. Da parte mia e di tutti i professori ringrazio il Festival per l’insostituibile sostegno che da cinque anni ci viene dato”. Prima della celebrazione eucaristica i complessi giapponesi eseguiranno la Messa dell’Incoronazione K 317 di Mozart, a seguire la Santa Messa celebrata dal cardinale Angelo Comastri accompagnata dall’esecuzione dalle voci del Coro del Vicariato della Città del Vaticano – Basilica di San Pietro diretto da Temistocle Capone; a chiudere, il suggestivo canto tradizionale cristiano giapponese dell’Orasho, nuovamente affidato alla direzione del maestro Nishimoto.

In serata (ore 21) nella Basilica di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio pagine del repertorio sacro di Bruckner tratte dal Requiem, dalla Messa in re minore e dal Te Deum, saranno affidate alla bacchetta di Leo Kraemer, che dirigerà i due complessi vocali del Palatina Klassik Vocal Ensemble e il Philharmonischer Chor an der Saar, cui si affiancherà l’Orchestra del Conservatorio Statale di Kazan proveniente dalla Federazione Russa; solisti Susanne Bernhard (soprano), Susanne Schaeffer (contralto), Oscar de la Torre (tenore) e Heikki Kilpeläinen (baritono).

Domenica 5 novembre alle ore 21 nella Basilica di San Paolo fuori le Mura sono ancora i complessi artistici giapponesi, sempre guidati da Tomomi Nishimoto, a esibirsi in concerto. Dopo la Nona Sinfonia di Beethoven e il Requiem di Verdi eseguiti nelle edizioni passate del Festival, quest’anno sarà la volta di un’altra celeberrima partitura sacra, il Requiem in re minore K 626 di Mozart, con le voci soliste di Kana Kumamoto (soprano), Takako Nogami (mezzosoprano), Yusuke Kobori (tenore) e Tsutomu Tanaka (baritono).

Dopo l’atteso concerto dei membri dei Wiener Philharmoniker a San Paolo fuori le Mura di lunedì 6 novembre con lo Stabat Mater di Pergolesi, il Festival prosegue martedì 7 novembre (ore 21), ancora nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, con l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Andreas Bollendorf e il Limburger Domsingknaben, quest’ultimo un Coro proveniente dalla città tedesca di Limburg, fondato nel 1967 dal vescovo Wilhelm Kempf e considerato oggi uno delle più famose formazioni di voci maschili della Germania. In programma il celebre oratorio di Haydn Die Schöpfung (La creazione) con il soprano Mechthild Bach, il tenore Cornel Frey e il baritono Thomas Laske.

Venerdì 10 novembre alle ore 19.30 il Festival si chiude con un “Concerto Luterano” per ricordare i 500 anni della Riforma protestante e nello spirito ecumenico impresso da Papa Francesco, proprio nella Basilica di Santa Maria del Popolo che diede ospitalità a Martin Lutero nel corso del suo viaggio a Roma nel 1510. Il Kammerchor der Frauenkirche Dresden diretto da Matthias Grünert insieme all’Ensemble Instrumenta Musica hanno pensato ad un programma dal titolo Musica della Riforma: “Eine feste Burg ist unser Gott” (Forte rocca è il nostro Dio), ispirato, dunque, al più famoso inno composto da Martin Lutero fra il 1527 e il 1529 e usato nella liturgia protestante. Le musiche sono quelle di Heinrich Schütz, Samuel Scheidt e Michael Praetorius.

Prosegue l’impegno della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra anche nell’arte. Dal 2010 al 2016, con l’aiuto di generosi mecenati, la Fondazione ha infatti sostenuto il restauro dei prospetti esterni della Basilica Vaticana, progettati da Michelangelo. L’importante impegno è iniziato nel 2010, quando la Fondazione ha contribuito al finanziamento dei lavori di restauro del terzo lotto del prospetto sud della Basilica Vaticana (lato sinistro rispetto alla facciata della Basilica). I lavori sono proseguiti con il prospetto ovest corrispondente all’abside della Basilica Vaticana e si sono conclusi nel 2016 anche con il restauro del prospetto nord, sempre corrispondente al tratto michelangiolesco. Il prossimo impegno, avviato nel 2017 per concludersi nel 2019 sarà il restauro del tamburo della grande cupola della Basilica di San Pietro in Vaticano e delle cupolette minori delle cappelle Clementina e Gregoriana, sempre appartenenti alla Basilica di San Pietro.

Programma completo su www.festivalmusicaeartesacra.net

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