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La spinta bergogliana ad Assisi per le energie rinnovabili in nome di San Francesco

L’occasione per l’annuncio è la celebrazione, nella cittadina umbra del poverello, della ricorrenza annuale di san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia ma anche degli ecologisti: quaranta organizzazioni religiose, legate al “Global Catholic Climate Movement”, hanno annunciato l’adesione alla campagna “Fossil Fuel Divestment”, ovvero con l’attuazione di politiche di disinvestimento dai combustibili fossili e di una loro sostituzione con le energie rinnovabili. In primis lo stesso Sacro Convento, il Comune di Assisi e l’intera diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, in linea con l’attenzione – profonda – di Bergoglio e del suo pontificato sui temi dell’ambiente, a partire dalla stesura dell’enciclica Laudato Si’.

L’IMPEGNO ECOLOGISTA DI ASSISI E DEI FRATI FRANCESCANI

Un “omaggio concreto” al santo di Assisi, che dell’amore per il creato e per “tucte le tue creature” ne fece anche una delle invocazioni più popolari della cristianità, e che si somma così alle innumerevoli iniziative sorte negli ultimi anni sempre nell’ambito di istituzioni cattoliche. La città umbra è perciò la sede da cui prende vita questo “movimento cattolico mondiale per il clima”, e la festa del santo ne è invece la data di nascita. Giornata nella quale, come da tradizione, viene annualmente accesa la lampada di San Francesco con l’olio donato, a turno, da una regione diversa. Quest’anno è toccato alla Liguria, perciò è stato l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco (nella foto con Gentiloni ad Assisi) a celebrare la messa, con il sindaco forzista di Genova Marco Bucci che ha acceso la lampada sulla tomba del Santo, per lasciare in seguito spazio all’intervento del presidente della regione Giovanni Toti.

CHI SONO LE ISTITUZIONI CATTOLICHE (E NON SOLO) CHE HANNO ADERITO

Precisamente un anno fa veniva lanciata la campagna, e in questo spazio di tempo i risultati raggiunti sono effettivamente significativi. L’iniziativa infatti, sostenuta oltre che dal Movimento cattolico mondiale per il clima anche dalla Focsiv, comprende diverse diocesi, come quella di Città del Capo, o intere Conferenza Episcopali, come quella del Belgio, e altresì organizzazioni e istituti religiosi, come il vicariato di Brabant en Mechelen, la Caritas tedesca, la Banca per la Chiesa oppure Oikocredit, un’istituzione privata che opera nel campo della finanza allo sviluppo e nata nel ’68 a partire da un’idea del Consiglio ecumenico delle Chiese.  E pare, come scrive La Stampa, che anche “un migliaio circa di investitori di tutto il mondo, che gestiscono strutture per un valore pari a circa 6 trilioni di dollari, si sono detti pronti a intraprendere vie alternative”, oltre ad altri “vari comuni e città sedi di organismi religiosi, che hanno aderito”, e che “percorreranno la stessa strada”.

LA GIORNATA AD ASSISI PER LA FESTA DI SAN FRANCESCO

Alla festa ha partecipato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, scampato per mezza giornata dalle lotte intestine di Governo per incontrare il frate custode del Sacro Convento Mauro Gambetti e il direttore della Sala Stampa padre Enzo Fortunato, e per essere accolto, scrive Il Messaggero, “da 500 pellegrini, mille bambini e un murales realizzato dai bambini delle scuole di Assisi”. Gentiloni, che sui temi ecologici – prima di diventare politico diresse la rivista di Legambiente “La Nuova Ecologia” – e con i frati francescani pare trovarsi a proprio agio, oltre a parlare di ambiente ha citato i temi del lavoro e del dialogo nel Mediterraneo. Dopo di lui è intervenuto il presidente della Liguria Giovanni Toti, ricordando che l’ultima volta che la sua regione offrì l’olio – nel ’97 – fu l’anno del terremoto e del crollo della Basilica superiore, e augurando che “Francesco doni alla politica, spesso piena di orpelli, un po’ della sua semplicità ed essenzialità”. Il cardinale Bagnasco infine, nella sua omelia, ha invocato la benedizione del Santo affinché “l’Italia sia sempre più fedele alle sue radici cristiane e concorra con l’Europa al progresso dell’umanità per il bene e la pace di tutti”.

LE SPINTE DEL PAPA PER L’AMBIENTE (E DEL VATICANO CONTRO TRUMP)

D’altronde questioni come lo stop ai combustibili fossili, l’utilizzo di pannelli solari, la limitazione del consumo di energie non rinnovabili, l’invito al riciclo o a rivolgersi a istituzioni sociali rispettose dell’ambiente, nascono direttamente dalle parole del pontefice espresse nelle sua enciclica (qui il testo integrale). “Vogliamo far sì che giorno dopo giorno l’esortazione di papa Francesco diventi segno e gesto concreto”, ha spiegato padre Enzo Fortunato nell’annunciare la decisione. Come anche dai suoi numerosi richiami, e da quelli degli esponenti della Chiesa cattolica sparsi per le diocesi di tutto il mondo, ad esempio in occasione della recente giornata di preghiera per il creato, in cui Francesco ha firmato una dichiarazione congiunta con il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo (qui l’articolo di Formiche). E fanno il paio con le bordate che puntualmente l’Osservatore Romano e i diplomatici vaticani riservano al presidente americano Donald Trump (tra le ultime, l’occasione del primo discorso del Tycoon all’Onu), colpevole dell’intenzione di ritirarsi, almeno formalmente, dagli accordi di Parigi.

L’IMPEGNO DEI FRATI MINORI E L’ACCORDO CON IL MINISTRO GALLETTI

Anche se da sempre i frati minori del Sacro Convento di Assisi, come si legge anche nel loro sito, coltivano una «spiccata sensibilità nei confronti delle azioni da avviare per la cura della casa comune». Natura e d ecologia sono stati anche i temi dell’ampio convegno organizzato dal “Cortile di Francesco”, sempre ad Assisi, dal 14 al 17 settembre. E nella scorsa settimana c’è stato anche l’accordo con il ministro dell’Ambiente Galletti, sempre sulla linea di “un progetto di sostenibilità del complesso monumentale”. In questo modo i padri francescani si impegneranno alla diffusione e alla promozione del messaggio di cura del creato in varie modalità: l’attenzione sarà rivolta all’efficientamento energetico (come con l’installazione di luci a led per l’illuminazione delle basiliche, con l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, l’isolamento termico degli edifici o con accorgimenti vari per abbattere le dispersioni), ai pellegrini (che ammontano a 6 milioni l’anno, a cui verranno distribuiti opuscoli e kit), alle scuole (i frati gireranno di persona le classi proponendo scelte quotidiane di rispetto dell’ambiente), oppure ai rifiuti, e cioè alla raccolta differenziata.

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