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Leonardo-Finmeccanica, ecco piani e perplessità di Profumo su Europa e Fincantieri-Naval

Il gruppo aerospaziale presieduto da Gianni De Gennaro e guidato da Alessandro Profumo rischia di essere tagliato fuori dopo che Italia e Francia hanno stretto l’alleanza per la cantieristica civile e militare tra Fincantieri e Naval? E come saranno distribuiti i fondi europei per la Difesa? Germania e Francia la faranno da leone? Ecco tutte le novità emerse la scorsa settimana, fra audizioni, numeri e nuovi ordini per Leonardo.

FINCANTIERI-NAVAL-STX

Sulla vicenda italo-francese Fincantieri-Naval-Stx, l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, nel corso di un’audizione alle commissioni Difesa e Attività Produttive della Camera, ha detto: “Fincantieri fa gli scafi, Naval group i sistemi, come noi. E i francesi sono piuttosto bravi.  Mi auguro che il progetto sia definito in modo tale da tutelare le specifiche competenze di Leonardo, che sono competenze di tutto il Paese. I francesi sono bravi a tutelare le loro competenze. Quindi sarà opportuna un’attività specifica per tutelare le nostre”.

La collaborazione italo-francese sulla cantieristica civile e militare, un maxi-accordo da 9 miliardi, vede in prima linea Fincantieri con i francesi di Naval Group, uno dei leader mondiali della Difesa di cui è azionista Thales. L’ad di Leonardo, ha scritto Formiche.net, teme che alla fine “il gruppo francese finisca con l’estromettere Leonardo dalla produzione dei sistemi di difesa da montare sulle navi e che lo Stato italiano non riesca a tutelare gli interessi di Leonardo”. Profumo vivrebbe “questo tema con preoccupazione perché i francesi sono bravi a tutelare le loro competenze. Quindi sarà opportuna un’attività specifica per tutelare le nostre”, ha detto l’ex numero uno di Unicredit e Montepaschi nel corso dell’audizione.

“I rischi sul mercato ci sono sempre e noi abbiamo ritenuto di affrontarli al meglio facendo alleanze. E le facciamo contro nessuno ma per rafforzarci. La Francia è superiore nel militare, noi nel civile, unirci è la cosa migliore. Questo significa lavorare per l’Italia. Non so a cosa si riferisse (Profumo, ndr). Non ci piace lavorare contro l’Italia”, ha detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, nel corso di un’audizione in Parlamento.

IL FONDO EUROPEO

La società dell’aerospazio guidata da Profumo lavora intanto ad alcuni importanti progetti per aggiudicarsi le prime gare indette dall’Ue, finanziate in parte con le risorse del Fondo europeo per la Difesa. Uno prevede la realizzazione di velivoli senza pilota, mentre un altro sempre in ottica europea ha a che fare con lo sviluppo di equipaggiamenti speciali per i soldati.
Il meccanismo del Fondo prevede una dotazione complessiva pari a 500 milioni di euro per il 2019 e il 2020 e di 1 miliardo all’anno per gli anni a seguire. Risorse con cui incentivare i finanziamenti nazionali.
In questo campo Leonardo è a capo di un consorzio composto da 16 grandi imprese europee e 14 piccole e medie imprese. Ma, come spiegato in un articolo su Formiche.net, per ottenere i fondi europei, e soprattutto per strapparli a Francia e Germania, bisogna imprese fornitrici solide. Per questo Profumo si è già messo all’opera: “Stiamo lavorando sui nostri fornitori per capire chi può stare meglio sui mercati internazionali, non basta partecipare a questo progetto con convinzione”, ha detto il manager.
Preoccupazioni in merito al fatto che Francia e Germania alleandosi avrebbero la meglio nella spartizione delle risorse previste dal Fondo europeo per la Difesa sono state espresse sia dai rappresentanti dell’Aiad, l’associazione delle imprese italiane dell’aerospazio capitanata da Guido Crosetto che la settimana scorsa è stata ascoltata alla Camera dai deputati della commissione Difesa (qui lo speciale di Formiche.net), sia dalla commissione Difesa del Senato.

GLI ORDINI

Spostando lo sguardo fuori dall’Europa, Leonardo ha recentemente rafforzato la sua presenza in Africa e Australia.
Nel primo continente l’ex Finmeccanica ha firmato nella settimana scorsa due contratti nel settore del controllo del traffico aereo (Air Traffic Control – ATC) che prevedono la fornitura di sistemi Atc in Somalia e Sudan. L’annuncio è stato diffuso durante la manifestazione African Airshow, in corso ad Accra (Ghana), al quale la società partecipa con un proprio spazio espositivo.
I sistemi ATC di Leonardo hanno una lunga tradizione nel continente africano dove la società ha installato radar e sistemi per la gestione e il controllo del traffico aereo in Etiopia, Marocco, Senegal, Kenia.
In Australia, ed esattamente nello Stato del Queensland, Leonardo ha annunciato che il Governo ha ordinato due ulteriori elicotteri Agustawestland AW139, con ingresso in servizio previsto nel dicembre 2018, per compiti di soccorso sulla terra ferma e sul mare. Gli AW139 sostituiranno due elicotteri obsoleti di altro tipo nell’ambito del generale programma di ammodernamento della flotta di eliambulanze, consentendo anche una riduzione dei costi di manutenzione.

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