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Come la Turchia di Erdogan parte a razzo con l’auto elettrica

Di Carlo Cimini
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La Turchia avrà la sua auto elettrica. Lo ha annunciato il presidente Recep Tayyip Erdogan in persona, solo pochi giorni fa. La vettura nascerà da una joint venture di cinque aziende nazionali del settore auto, Anadolu Group, Bmc, Kiraca Holding, Turkcell e Zorlu Holding. Il prototipo potrebbe essere pronto nel 2019 e la commercializzazione dovrebbe partire dal 2021. Il piano del presidente prevede, entro il 2023, una Turchia più autosufficiente ed eco sostenibile.

ARRIVA MUSK

A poche ore da questo annuncio ufficiale, nel Paese è arrivato Elon Musk. Il fondatore di Tesla ha partecipato prima al Global SatShow di Istanbul e poi ha raggiunto Ankara, per partecipare a un meeting internazionale.

In questa occasione ha incontrato il presidente Erdogan: i due hanno discusso della opportunità di dare maggiore spazio all’energia sostenibile nel Paese. Ma non solo.

DIREZIONE SPAZIO

Il portavoce presidenziale Ibrahim Kalin ha confermato che Musk e Erdogan hanno anche convenuto sull’eventualità di iniziare delle operazioni congiunte in ambito aerospaziale: nello specifico il debutto dei satelliti Turksat 5A e 5B, realizzati in collaborazione con le aziende SpaceX e Tesla. La Turchia intende lanciare il primo dei due satelliti artificiali nel 2020 e il secondo nel 2021.

Non sono trapelate ulteriori notizie su eventuali altri argomenti trattati nel corso della conversazione tra Erdogan e Musk. È noto tuttavia che quest’ultimo vorrebbe aprire una fabbrica di Tesla in Europa e la Turchia è già una importante base produttiva per diversi costruttori stranieri, da Fiat a Renault a Toyota. Che dei colloqui siano già iniziati?

(Articolo pubblicato su l’Automobile, la testata diretta da Alessandro Marchetti Tricamo ed edita da ACI)

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