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Leonardo, tutti i numeri del Premio Innovazione 2017

Tredici edizioni, 25mila partecipanti, oltre 9mila progetti. Sono questi i numeri del Premio Innovazione di Leonardo di cui oggi, al Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, si è tenuta l’edizione 2017. Il campione nazionale della difesa e aerospazio premia ogni anno i progetti di dipendenti, studenti e dottorandi che hanno dimostrato un particolare valore in termini di innovazione.

L’EVENTO A MILANO

Molto più di una semplice premiazione: il 23% dei brevetti in portfolio del Gruppo nasce dal Premio. “Sviluppare e promuovere la cultura dell’innovazione è fondamentale per un’azienda come Leonardo che opera in settori in cui l’avanzamento tecnologico è imprescindibile”, ha detto l’ad Alessandro Profumo. Oltre a lui, sono intervenuti il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il direttore del Museo, Fiorenzo Galli, il presidente di Leonardo, Giovanni De Gennaro, il chief technology officer Luciano Marcocci, il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, e il professore di Matematica numerica, Alfio Quarteroni.

LE PAROLE DI PROFUMO

“L’innovazione è un approccio mentale, un’intuizione creativa che ripensa in modo diverso ciò che conosciamo da sempre. È coraggio di rischiare, senza il quale difficilmente sceglieremmo di sperimentare”, ha spiegato l’ad Alessandro Profumo. Per Leonardo, ha aggiunto, “l’innovazione è il pane per sopravvivere”. D’altronde, “oggi stiamo ragionando su quali saranno le tecnologie nelle quali il settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza si confronterà tra dieci, quindici e vent’anni”. Per farlo, ha detto il manager, “vogliamo rafforzare il senso di comunità dell’innovazione che consente a noi di avere un interscambio continuo con univerità e centri di ricerca, italiani e non, con cui collaboriamo”. È “assolutamente fondamentale – ha aggiunto – alimentare introno a noi un brodo di cultura” e “punti di eccellenza che siano attrattivi per i giovani”. Difatti, “Leonardo vive di questo. Ogni anno spendiamo l’11% del fatturato (circa 1,4 miliardi) in ricerca e sviluppo. Siamo un’azienda che vive di alta tecnologia e che vuole essere motore dello sviluppo del Paese”. Al centro di questo processo, ha detto ancora Profumo, “ci sono le persone, siano esse dipendenti del Gruppo, con professionalità ed esperienza, o giovani universitari, con passione, creatività e il coraggio di abbracciare il valore dell’innovazione come idea vincente”.

COLLABORAZIONE INDUSTRIA-UNIVERSITA’

“Investiamo sulla sinergia tra università, centri di ricerca e industria”, ha affermato il governatore della Lombardia Maroni, rivendicando il varo della prima legge per Innovazione e ricerca, con 32 progetti ammessi per 206 milioni di euro. Nel 2018, ha aggiunto Maroni, l’investimento della regione Lombardia nell’innovazione sarà pari al 3% del Pil. “Le grandi aziende – gli ha fatto eco il rettore Resta – hanno la responsabilità di tracciare le visioni relative all’innovazione e quindi ai percorsi di ricerca”. Secondo il presidente di Leonardo Gianni De Gennaro, “l’innovazione tecnologica non è più un fatto tecnico ma economico, culturale e sociale che sottende processi articolati e relazioni inscindibili tra ricerca, sviluppo e industrializzazione”. Il prefetto ha poi illustrato i numeri di questa edizione del Premio Innovazione: “700 progetti, 7.800 contatti registrati sulla piattaforma dedicata e 10 premi”.

IL NUOVO LABORATORIO PER LA MATEMATICA

Nel corso dell’evento è stato inoltre presentato alla stampa “i.lab Matematica”, il nuovo laboratorio interattivo dedicato alla Matematica, nato dalla partnership tra Leonardo e il Museo milanese. “È stato concepito per essere un laboratorio confortevole dove poter affrontare temi matematici in un ambiente amichevole”, ha spiegato il direttore del Museo Fiorenzo Galli. “Grazie alla matematica oggi riusciamo a concepire dei sistemi che risolvono problemi”, ha aggiunto il cto di Leonardo Luciano Marcocci, che guida i 10mila ingegneri che lavorano nel Gruppo. “Il nuovo i.lab Matematica – ha spiegato l’azienda in una nota – realizza il comune intento sia del Museo che di Leonardo di creare uno strumento unico per avvicinare il pubblico alla materia in modo informale e divertente, con un focus particolare sulla fluidodinamica e i modelli matematici applicati al volo”. Tutto ciò, ha aggiunto il prefetto De Gennaro, “è la dimostrazione dell’impegno di Leonardo per la divulgazione della cultura scientifica e uno strumento per avvicinare i veri protagonisti della trasformazione tecnologica del futuro: i giovani”. Anche il campione olimpico di ciclismo Elia Viviani si è unito all’apertura del laboratorio, montando in sella a una bici fissa per dimostrare, con tre diverse posizioni, i flussi aerodinamici grazie alla galleria del vento virtuale.

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