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Ecco come si integreranno Fincantieri, Naval Group e Stx France

Di Giuseppe Bono

(Pubblichiamo un estratto della lectio magistralis discorso tenuto dall’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, alla cerimonia di consegna del diploma Mba honoris causa in International business al Mib di Trieste)

Recentemente abbiamo intrapreso un nuovo percorso di sviluppo che passa attraverso un processo di consolidamento della cantieristica europea, indispensabile, a mio avviso, per rafforzare ulteriormente la leadership mondiale dell’industria europea nei settori a più alto valore aggiunto e per fronteggiare al meglio gli operatori di significative dimensioni, in particolare asiatici, che si affacciano sui mercati internazionali con grande ambizione.

In tale ottica, il governo italiano e quello francese hanno raggiunto, lo scorso 27 settembre, un accordo che mira a facilitare la creazione di un’industria cantieristica europea più efficiente e competitiva, con il condiviso obiettivo di perseguire una solida alleanza tra i due Paesi sia nel settore civile che militare.

Unendo le attività ed i punti di forza di Fincantieri, Naval Group e STX France si verrebbe a creare un campione europeo nonché il primo esportatore a livello mondiale nei mercati dei mezzi civili e militari e con una forte presenza nei sistemi e componenti.

L’entità che si verrebbe a costituire è, infatti, basata sull’eccellenza cantieristica italiana e francese, in grado di garantire significative prospettive di crescita per il futuro, dati i successi fino ad ora raggiunti dalle suddette aziende in tutto il mondo.

Con l’integrazione di Fincantieri, Naval Group e STX France, l’Italia e la Francia beneficerebbero, quindi, di un’entità con ricavi annui totali di circa 10 miliardi di euro, un portafoglio tecnologico all’avanguardia, una forte presenza internazionale (in oltre 20 paesi), con circa 35.000 dipendenti e un indotto in Europa stimato in oltre 120.000 persone e con un carico di lavoro (backlog) di circa 50 miliardi di euro.

Tale cooperazione industriale genererebbe inoltre significative ricadute sul tessuto delle PMI che fanno parte del network di subfornitura e sui territori in cui esse sono localizzate.

Fincantieri, STX France e Naval Group hanno già acquisito un carico di lavoro che garantisce attività nei propri cantieri per i prossimi 10 anni, pertanto l’integrazione delle società in oggetto non richiederebbe alcuna necessità di ristrutturazioni, ma rappresenterebbe il volano per un’ulteriore crescita anche a livello occupazionale.

Il primo passo verso questa storica alleanza sarà l’acquisizione da parte di Fincantieri del 51% (di cui l’1% in prestito dallo Stato Francese) di STX France, e il contestuale ingresso nel capitale della stessa STX France di Naval Group con una quota del 10%.

Nel contempo, il governo italiano e il governo francese inizieranno a lavorare sul progetto più ampio di cooperazione nel settore militare, definendo entro giugno 2018 la “roadmap” dei passi necessari per implementare tale cooperazione.

La combinazione industriale tra aziende europee ha un ulteriore importante vantaggio, ovvero quello di creare gruppi dotati di una sufficiente solidità finanziaria necessaria per affrontare lunghi ed impegnativi programmi internazionali e per la realizzazione di ingenti investimenti nel campo della ricerca e sviluppo indispensabili per una innovazione continua del prodotto.

(QUI IL TESTO COMPLETO DELLA LECTIO DI BONO)

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