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Che cosa espongono le aziende italiane al Dubai Airshow

Oltre 1.200 espositori, di cui un centinaio presenti per la prima volta. Il Dubai Airshow 2017 si è aperto nella città emiratina. Quest’anno è particolarmente ricca anche la parte dedicata a incontri e conferenze, con l’introduzione di nuovi padiglioni tematici, come l’Uas Summit, la Cargo zone e Airport solution, in aggiunta alla quarta edizione di Gate (Gulf aviation training event). Presenza importante all’Airshow per l’Italia, che con le sue aziende ha molti interessi in Medio Oriente, testimoniati anche dalla recente tappa a Doha del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Leonardo, in particolare, partecipa con un’area statica dedicata all’esposizione di prodotti rilevanti nella regione. Tra cui, l’addestratore avanzato M-346 in versione Fighter attack (Fa), presentata per la prima volta quest’anno al salone di Le Bourget. Il sistema è stato esibito equipaggiato con una variante dedicata del radar multimodo a scansione meccanica Grifo, con un sistema di autodifesa integrato e con una vasta selezione di armamenti, aria-aria e aria-superficie.

Con l’Fa – dopo la variante Ajt, Advanced jet trainer per l’addestramento avanzato dei piloti militari e quella doppio ruolo denominata M-346FT (Fighter trainer) – Leonardo completa il concetto di famiglia M-346. “Il velivolo ha tutte le caratteristiche per essere non solo un eccellente addestratore avanzato – sottolinea Leonardo – ma anche un efficiente velivolo da combattimento tattico, in grado di svolgere missioni operative con costi inferiori rispetto ai caccia di prima linea”.

Il velivolo, che “ha già suscitato l’interesse di molte forze aeree”, è dotato di sette punti di attacco per carichi esterni e ha la capacità di svolgere impieghi tattici multiruolo, missioni aria-aria, aria-superficie e ricognizione tattica. Sulla piattaforma, oltre ai serbatoi ausiliari da 630 litri, potranno essere integrate bombe da 500 libbre del tipo Mk.82, a caduta libera o frenate, a guida laser e Jdam a guida Gps, missili a corto raggio Brimstone e antinave Marte ER, entrambi di MBDA.

Inoltre, l’aereo sarà in grado di impiegare missili aria-aria, Aim-9L/X Sidewinder e IrisT a guida IR, razzi guidati e non guidati, e un pod cannone. Le capacità operative dell’Fa si vanno ad aggiungere a quelle che l’M-346 può già offrire, quale velivolo “aggressor”, per l’addestramento dei piloti combat ready. In questo particolare ruolo, il caccia è stato utilizzato recentemente dall’Aeronautica italiana durante la Vega 2017. Accanto a questi programmi, elicotteri da trasporto offshore e vip AW139 e AW169 e velivoli senza pilota, sia ad ala fissa sia ad ala rotante, come l’Hero. Con Leonardo il costruttore ATR (50% Leonardo, 50% Airbus Group), con le ultime novità riguardanti i velivoli turboelica. A Dubai anche MBDA, di cui Leonardo detiene il 25%.

Nell’area, MBDA è stata scelta per l’equipaggiamento delle batterie costiere del Qatar. La selezione potrebbe aprire ulteriori possibilità con i Paesi vicini. Altre aree di collaborazione potrebbero arrivare anche per l’ammodernamento di motovedette e per l’acquisto di sistemi più performanti, per i quali il Kuwait sta mettendo a punto i requisiti. A Dubai, fin dalla prima edizione, con i suoi sistemi di sorveglianza strategica, autodifesa e attacco elettronico per uso aereo, navale e terrestre, Elettronica, una delle aziende italiane della difesa più impegnate nella regione, è tra i principali fornitori di sistemi Electronic warfare per le Forze armate Emirati Arabi Uniti.

L’azienda illustra all’Airshow, tra le altre cose, le capacità del sistema Adrian (Anti drone interception acquisition neutralization), specificatamente progettato per contrastare le minacce rappresentate dai mini e micro droni, come i sempre più utilizzati quadricotteri. A Dubai anche la piattaforma Virgilius, in grado di integrare suite per guerra elettronica e suite avionica con i dati provenienti da altri sensori e l’Elt/572 Dircm (Directional infrared countermeasures) contro minacce spalleggiabili (Manpad), basato su laser a fibra ottica. Con questi, il sistema Muros per la sorveglianza dei confini terrestri e l’escort jammer Edge.

Unitamente a questi e altri prodotti, molti dei quali in uso alle Forze armate di 28 Paesi, Elettronica presenta, attraverso la joint venture Cy4Gate, le proprie soluzioni in ambito cyber.

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