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La guerra di Confedilizia alle occupazioni abusive di immobili

Giorgio Spaziani Testa

Che ne è stato del diritto di proprietà? Sostanzialmente, è sparito. Detta così può sembrare una frase buttata lì. E invece no, è pura e semplice realtà. Occupare case è diventato lo sport nazionale, ma i proprietari non ci stanno e alzano la voce e chiedono nuove regole per la tutela degli immobili di proprietà. Questo il senso della conferenza stampa Occupazioni, i diritti violati organizzata questa mattina alla Camera da Confedilizia e Istituto Bruno Leoni, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il deputato di direzione Italia, Daniele Capezzone.

I NUMERI DELLE OCCUPAZIONI

Come sempre, meglio partire dai numeri. Quelli diffusi dal presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa (nella fotoqui un suo recente intervento su Formiche.net). Il grosso delle occupazioni, nemmeno a dirlo, riguarda Roma. “Nella Capitale abbiamo 101 edifici illegalmente occupati, ci sono inoltre 11.600 occupanti abusivi, ma si tratta comunque di un dato arrotondato per difetto per via delle occupazioni temporanee che possono durare anche solo una settimana. E questo perché lo stesso prefetto di Roma informa di non disporre di dati certi sugli alloggi pubblici occupati a Roma”, ha attaccato Spaziani Testa. A Genova di stabili occupati ce ne sono 200, a Reggio Calabria 110, a Venezia 24.

EDILIZIA PUBBLICA NEL MIRINO

Il numero uno dell’associazione dei proprietari di casa ha puntato in particolare il dito contro la mancata protezione dell’edilizia pubblica, quella più a rischio occupazione. “Oggi manca una vera rete di tutela per questi immobili, lasciati alla mercè di chi occupa”. Confedilizia ha poi attaccato il progressivo venir meno delle tutele di proprietari che si vedono occupare la casa, complice una giurisprudenza poco amica.

COLPA DEI TRIBUNALI?

“Ieri il tribunale civile di Roma ha emesso una sentenza che ha riconosciuto il pagamento della somma di 266 mila euro mensili ai proprietari di un immobile occupato. Se l’immobile fosse liberato oggi, lo Stato dovrebbe risarcire 10 milioni di euro ai proprietari. Per la prima volta viene riconosciuto il danno dal mancato guadagno e una responsabilità dello Stato, nella figura del Ministero dell’Interno. Un risarcimento a spese dei contribuenti: si tratta di un effetto perverso nella perversione totale del sistema, con le tutele dei proprietari già affievolite”. In pratica, è il ragionamento di Confedilizia, chi subisce un’occupazione deve essere risarcito con soldi pubblici.

TUTELE SEMPRE PIU’ DEBOLI

Silvio Boccalatte, dell’Istituto Bruno Leoni, ha sottolineato il progressivo indebolimento delle pene previste per il reato di occupazione (articolo 633 del codice penale). “Una tutela che si è sensibilmente affievolita a causa di una giurisprudenza che nel tempo ne ha ristretto l’applicabilità e il campo d’azione. Serve assolutamente un riparo a tale situazione” visto e considerato che il diritto alla proprietà è previsto dalla stessa Costituzione.

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