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Come è andata la fiera del libro “Più libri più liberi”

più libri più liberi

L’impatto è stato suggestivo, su questo ci sono pochi dubbi. Una fila lunghissima e composta per i tre giorni di ponte ha accompagnato l’entrata della fiera Più libri più liberi che quest’anno si è spostata alla Nuvola di Fuksas a Roma, nel quartiere Eur.

Questa nuova sede per la sedicesima edizione della Fiera nazionale della piccola e media editoria ha dato nuova linfa a uno degli appuntamenti più importanti per gli addetti ai lavori, per i lettori e per Roma.

I NUMERI DELLA FIERA E LA SODDISFAZIONE DEGLI ORGANIZZATORI

Con il record di 100mila presenze, il tutto esaurito nella maggior parte degli incontri e un considerevole aumento delle vendite tra gli stand degli editori, i cinque giorni della Fiera organizzata dall’Aie, Associazione italiana editori, andata in scena dal 6 al 10 dicembre, si è conclusa con estrema soddisfazione.

500 editori e 500 appuntamenti si sono alternati nelle sale del Roma Convention Center La Nuvola. “Siamo davvero felici per questo enorme successo – ha dichiarato la presidente di Più libri più liberi Annamaria Malato – questa manifestazione, che ha riunito i maggiori protagonisti della letteratura, del giornalismo, dell’attualità e della politica, ha riportato finalmente Roma al centro della scena culturale del Paese. Samo sicuri che Più libri più liberi sia destinato a crescere sempre più nei prossimi anni”.

“Un ulteriore segno della vitalità dell’editoria italiana che, grazie anche al contributo straordinario della piccola e media editoria – ha sottolineato il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi –, si conferma prima industria culturale del Paese. Con Più libri più liberi l’Aie si conferma la casa di tutta l’editoria italiana”.

I NUMERI DELLA LETTURA

Un evento culturale dove si parla di libri naturalmente, ma dove si dà conto anche della lettura in Italia. È un’occasione Più libri più liberi dove inquadrare il settore per capire i trend, il presente e come poter migliorare l’offerta del mercato editoriale.

L’Osservatorio dell’Associazione italiana editori ha presentato un’indagine su dove gli italiani comprano i libri oggi. 8 italiani su 10 preferiscono ancora acquistarli in libreria, e questo trend è trasversale a tutte le età, dai più giovani agli anziani. Questa è una vera e propria notizia dal momento che l’e-commerce è sembrato essere in questi anni il concorrente da temere e da fronteggiare.

Certamente le librerie online ancora si attestano al 29% delle preferenze ed sono un canale che favorisce l’acquisto del cartaceo laddove si voglia acquistare anche l’e-book. Percentuale interessante, sorta nell’indagine, realizzata in collaborazione con Pepe Research, è anche il 4% che dichiara di comprare libri durante i Saloni o le fiere o i festival, che equivalgono a circa 900mila italiani che in taluni contesti si sentono parte di una comunità, favorita a volte dalla ricerca di un autore o di un genere particolare.

Ma come sta andando il mercato del libro in Italia? Il 2017 si sta attestando come l’anno dell’uscita dalla crisi: +1,5% di fatturato. E questo per il mercato generale. Se si toglie la Grande distribuzione organizzata e si vanno a vedere solo i numeri dei piccoli e medi editori la bella notizia è che addirittura le loro cifre sono addirittura superiori al mercato generale con un +2,9% di valore complessivo del mercato del libro di carta e +0,5% di dato di copie vendute.

I generi che si confermano di tendenza sono quelli per bambini, ragazzi e le storie straniere. Solo il 16,1% di copie vendute interessa la fiction italiana.

I piccoli editori crescono quindi per il terzo anno consecutivo e fanno registrare un segno positivo sia per fatturato che per copie, e pesano nei primi dieci mesi del 2017 con il 39% del mercato generale. I piccoli poi si sono ritagliati una buona fetta di preferenze sulla fiction straniera (+4,7% a copie e +9,2% a fatturato) , sui libri per bambini e ragazzi (+8,9% a copie e +12,8%) e sulla manualistica (+3,9% a copie e +8,1 a fatturato).

C’è da sottolineare anche che l’Ufficio studi Aie per conto di Ice-Agenzia per la promozione all’estero ha confermato una forte crescita nella vendita dei diritti di libri italiani all’estero, anche per i piccoli e medi editori.

La Fiera è stata anche il momento per promuovere e dare risposte nella valorizzazione di uno dei luoghi più importanti per incentivare la lettura, quale è la biblioteca. L’Istat infatti ha presentato un’indagine dalla quale si evince che oltre 8 milioni di italiani frequentano le biblioteche, ovvero il 15,1% delle persone con più di 6 anni. Il 17,2% è rappresentato dalle donne, che vanno in biblioteca nel tempo libero (40,1%). Ma chi veramente fa la differenza sono i ragazzi dagli 11 ai 14 anni che si attestano grandi frequentatori con il 41,5%. Ricardo Franco Levi ha ricordato infatti come siano stati stanziati 2 milioni per le biblioteche scolastiche, volano fondamentale per la promozione della lettura e per tentare di rendere gli adulti di domani lettori forti.

I VOLTI E I LIBRI DELLA FIERA

Moltissimi gli scrittori e i giornalisti che hanno incontrato il loro pubblico durante i cinque giorni di fiera. Tra gli altri ha spiccato il nome di Andrea Camilleri che l’ultimo giorno è stato accolto dai suoi lettori e ha presentato La rete di protezione, ultima sua opera pubblicata dalla storica Sellerio.

Rai Radio3 con il programma Fahrenheit in diretta dalla Nuvola invece ha proclamato il Libro dell’anno 2017, Il giardino dei musi eterni, edito da Salani e scritto da Bruno Tognolini e nel “Caffè letterario”, sempre dalla stessa trasmissione, è stato assegnato anche un secondo riconoscimento, quello del libro dell’anno votato dai circoli di lettura, ovvero La più amata (Mondadori) di Teresa Ciabatti, arrivata seconda al Premio Strega di quest’anno.

Insomma, Roma quest’anno ha dato una risposta dinamica al mondo della lettura e del libro, in una nuova veste, quella della Nuvola di Fuksas, che avrà avuto il suo peso nel portare i visitatori alla Fiera. Dal prossimo anno sarà importante capire se il pubblico occasionale è stato catturato e fidelizzato.

 

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