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Parlamentarie a 5 Stelle, i dettagli sul voto e le questioni aperte

Davide Casaleggio, Luigi Di Maio

Tutto pronto per le parlamentarie a 5 Stelle. Martedì 16 e mercoledì 17 gennaio si terranno sulla piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle le votazioni per selezionare i candidati di M5s alle prossime elezioni politiche. Le autocandidature sono tante, a dimostrazione di un grande interesse nei confronti del Movimento fondato da Beppe Grillo. Restano però dei dubbi, sollevati da alcuni osservatori, sulla sicurezza della piattaforma creata dalla Casaleggio Associati e sulla possibilita di manipolazione delle votazioni. Ecco tutti i dettagli.

QUANDO E COME SI VOTA

“Domani martedì 16 gennaio e mercoledì 17 gennaio dalle ore 10 alle ore 21 si terranno le consultazioni online su Rousseau per le parlamentarie del MoVimento 5 Stelle”, si legge sul Blog delle Stelle e su beppegrillo.it. “Nel caso si creasse – si legge ancora -, per la grande partecipazione, l’effetto di coda virtuale ai seggi nelle ultime ore che potrebbe causare difficoltà ad accedere al sito, la scadenza sarà prorogata e sarà possibile votare fino alle 14 di giovedì 18 gennaio. In ogni caso si suggerisce di non aspettare all’ultimo per votare”. Gli iscritti, si legge ancora, potranno esprimere tre preferenze per i candidati nel proprio collegio plurinominale alla Camera e tre preferenze per quelli nel proprio collegio plurinominale al Senato. A partecipare al voto potranno essere soli gli utenti iscritti alla nuova Associazione Rousseau.

PROBLEMI TECNICI

Problemi di sovraccarico del sito che avevano impedito agli utenti di connettersi per votare, si erano presentati all’apertura delle autocandidature su Rousseau proprio per le parlamentarie, ma anche durante la votazione per la scelta del premier che si era tenuta a settembre e aveva visto prevalere Luigi Di Maio. In quell’occasione, la risposta data sul blog di Grillo era stata “hanno votato in troppi, il sistema non è riuscito a reggere gli accessi”, ed è per questo che già oggi è stata prevista una possibile estensione dell’orario di voto per le parlamentarie. Problemi con la piattaforma, quindi, che non sono però relativi solo al sovraccarico.

I RISCHI SU ROUSSEAU

La piattaforma ideata da Gianroberto Casaleggio e realizzata dalla Casaleggio Associati, al di là dei problemi di sovraccarico del sistema durante le votazioni, ha subito diversi attacchi nel corso del tempo: ad agosto, erano stati trafugati i dati degli utenti ed era stato dimostrato che è possibile manipolare i risultati delle votazioni. Dopo gli attacchi, a settembre erano state introdotte nuove modalità di accesso alla piattaforma più sicure, ma alcuni esperti avevano sottolineato che i rischi di manipolazione del database e del codice erano ancora alti, e così potrebbero esserlo anche ora. Da sottolineare, poi, i problemi segnalati dal garante della privacy sulla tracciabilità dei votanti e dei voti espressi. “Sostanzialmente – aveva raccontato a Formiche.net il presidente dell’Istituto italiano per la privacy, Luca Bolognini – è emerso che i voti espressi dagli attivisti sono collegati a un numero di telefono, e quindi sostanzialmente non anonimi. Significa anche che le preferenze espresse, anche in passato, possono essere associate al singolo votante”.

REGOLE PRECISE E RASSICURAZIONI DI DI MAIO

“Entro la fine della settimana saprete quali saranno le candidature nei collegi, anche io mi candiderò – ha detto il candidato premier Luigi Di Maio intervenendo alla trasmissione radiofonica di RaiRadio1 Un giorno da pecora -. Non ci saranno scorciatoie, mi candiderò anche all’uninominale, da noi funziona che vale la regola di dove sei residente, io a Pomigliano d’Arco. Né doppie candidature né paracaduti come tutti gli altri stanno, invece, facendo. Siamo gli unici che selezioneranno in maniera democratica i listini bloccati”. E se si aspetta di capire il volume di attivisti che parteciperanno al voto, sono invece più chiare le regole per la selezione degli iscritti: presentazione del certificato su eventuali indagini penali a proprio carico, non essere iscritti ad associazioni massoniche, non essersi dimessi o aver rinunciato ad altre cariche elettive e totale trasparenza rispetto agli incarichi di natura giuridica ricoperti in passato. “Un’immensa prova di democrazia che distanzia anni luce il nulla cosmico dei vecchi partiti – ha commentato su Facebook anche Danilo Toninelli, componente della commissione permanente Affari costituzionali -. Per me è un onore e una gioia immensa esserci e vedere il mio nome tra i candidati del Senato nel collegio del mio territorio”, ha scritto, augurando a tutti i candidati un forte in bocca al lupo.

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