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E se la Bonino e la Lorenzin si unissero? Perché l’idea non è troppo strampalata

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Proviamo a fare un giochino. Abbiamo una formazione politica che non ha bisogno di raccogliere le firme ma che ha un problema con il simbolo. Dall’altro lato abbiamo una lista che ha un simbolo sexy ma che ha necessità di raccogliere le firme. La leadership di entrambi i soggetti politici è femminile. Una dice dell’altra: “Ci sono posizioni diverse su alcuni temi, ma ci sono state anche battaglie comuni. Per anni ho autenticato le firme per loro, quando ero consigliere. E ho grande stima di lei”.

Per chi non lo avesse ancora compreso, diamo nomi e cognomi a i partecipanti di questo giochino. Parliamo di “Civica Popolare” della Lorenzin e di “+Europa” della Bonino. La citazione è quindi della ministra della Salute che meno di una settimana fa dalle colonne de Il Corriere della Sera spendeva parole molto più che rispettose verso la storica leader sindacale. Non solo, in quella intervista – rilasciata al giornalista Alessandro Trocino – aveva aggiunto che il loro modello, la loro ispirazione sui temi economici, è Carlo Calenda. E chi è uno dei principali tifosi dell’operazione “+Europa”? Il ministro dello sviluppo economico, naturalmente.

Insomma, i punti di contatto non mancano, tanto più che entrambe le liste sono di fatto alleate con il Pd, nonostante la crisi fra la formazione europeista ed il partito di Renzi. Aggiungiamo che per quanto siano forti le identità dei due soggetti, entrambi si propongono come “civici” e cioè non si propongono come partiti con una identità ideologica stringente. Che vuol dire tutto questo gioco di parole? Semplice. Il rebus dell’alleanza con il Pd può risolversi con la presentazione di una sola e ambiziosa lista che, al fianco dei democratici, ambisca a raccogliere il voto laico e popolare che non si riconosce in Renzi e tantomeno nella destra di Berlusconi e Salvini o nel movimento di Beppe Grillo. È una idea sciocca ed irrealistica perché gli attori, anzi le attrici, sono accecati dal proprio ego?

Intanto, il segnale della Lorenzin è incoraggiante. Quanto alla Bonino si dice che abbia un carattere difficile eppure (o forse proprio per questo) è una donna che sa fare la differenza. Vedremo quindi nelle prossime ore se questa folle idea – totalmente disinteressata – che condividiamo qui su Formiche.net troverà un riscontro oppure no.

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