Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Un caccia russo ha intercettato un aereo spia americano in volo sul Mar Nero

vostok

Un Su-27 Flanker russo ha intercettato intorno a mezzogiorno di oggi (ora locale) un ЕР-3E Aries II americano sopra le acque del Mar Nero. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca spiegando che il velivolo statunitense era in missione di osservazione e in avvicinamento verso i cieli russi.

Ria, agenzia vicina al Cremlino che ha battuto per prima la notizia, scrive che i radar russi consideravano l’aereo della US Navy – utilizzato solitamente per quelle che vengono chiamate in gergo tecnico attività SigInt, Signal Intelligence – un “oggetto non identificato”. Per questo il Su-27, uno dei caccia più tecnologici dell’arsenale russo, è decollato, ha intercettato l’aereo americano, e gli ha fatto deviare rotta scortandolo per un tratto in direzione opposto allo spazio aeree russo. Durata dell’operazione: due ore e quaranta minuti.

Gli Stati Uniti specificano che la missione era di routine e non c’è stata nessuna violazione dei cieli di Mosca, e sottolineano (attraverso la citazione della testimonianza del pilota riporta dal capitano Pamela Kunze, portavoce delle US Naval Forces Europe) che l’avvicinamento del caccia russo è stato “unsafe“, non sicuro, non professionale, e dicono che ha volato “a meno di cinque piedi” dall’aereo americano.

L’area è calda, perché forze Nato (e americane) e russe operano a stretta prossimità in uno scenario reso particolarmente delicato dalla presa crimeana e dal perpetrarsi della crisi nell’Ucraina orientale – Mosca e Washington hanno avuto nuovi contatti in questi giorni sul dossier, ma sono stati, almeno finora, poco proficui.

A novembre dello scorso anno un altro caccia russo, un Su-30 in quel caso, ha effettuato un’intercettazione “non sicura” – secondo gli americani – di un aereo Poseidon P-8A statunitense sempre mentre sorvolava il Mar Nero; il caccia russo passò sotto il Poseidon da destra a sinistra, mettendolo in turbolenza. A dicembre un altro ingaggio aereo c’è stato in Siria, quando due F-22 Raptor americani hanno sparato flares di avvertimento per far rientrare due bombardieri russo dietro la linea di deconflincting concordata, segnata dall’asta dell’Eufrate.

Dal 2014, anno in cui Mosca ha occupato e conquistato la Crimea, e dato inizio al conflitto nel Donbass, il livello di confronto tra Russia e Nato/Stati Uniti è via via cresciuto di livello e sono aumentate le attività militare ai confini tra alleanza e Federazione. Intercettazioni di questo genere sono diventate una specie di routine.

(Foto: archivio Pacific Air Forces)

×

Iscriviti alla newsletter