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Un genitore ci scrive

Carissima Suor Anna Monia,
 
Dopo un’attenta lettura del dibattito sul tema costo standard e delle riforme legate ad esso, vorrei esprimerle in maniera spontanea i miei pensieri a riguardo.
 
Sono il padre di un’allieva di scuola paritaria, che sta attualmente frequentando l’ultimo anno di scuola secondaria, un’allieva contenta e felice della scuola nella quale si trova fin dai tempi della scuola dell’infanzia.
 
É risaputo che la scelta della scuola adatta ai propri figli può essere causa di frustrazione e indecisione per i genitori, sempre alla ricerca di un’ambiente che possa essere quello ideale per la crescita e che possa offrire la migliore educazione possibile.
 
Nel mio caso la scelta, per entrambe le mie figlie, è stata decisamente  serena. Frequentai infatti scuole cattoliche paritarie nella mia infanzia, come pure mia sorella e mia moglie; tutte esperienze estremamente positive in tre scuole diverse. Al momento della scelta avevo quindi già stabilito il percorso.
 
Riguardo il tema del costo standard devo ammettere che, avendo avuto il privilegio delle mie esperienze, non avevo mai riflettuto sulle battaglie combattute da persone che, sfortunatamente, non possiedono i mezzi necessari per accedere a questo tipo di educazione. 
 
E’ stata più difficile, tuttavia, la scelta del liceo più consono per mia figlia minore; è qui che ho preso coscienza del grande problema di libertà, di diritto e di pari opportunità nel quale si possono trovare tantissimi genitori, che per ragioni economiche o sociali, non hanno possibilità di scelta altrettanto ampie.
 
E’ stato altrettanto difficile mettermi nei panni di chi non è libero di scegliere “il meglio” per i propri figli, e riflettere sulla grande frustrazione che queste situazioni posso destare.
 
Riuscire a capire l’importanza del movimento associato all’adozione del costo standard è fondamentale, sia per l’impatto che una legge del genere avrebbe sulla componente più importante della società, ovvero l’istruzione dei figli, sia per il benessere e le opportunità che tale legge apporterebbe alle famiglie. 
 
C’è veramente da augurarsi che questa riforma riesca ad entrare in atto, cosicché si possa finalmente raggiungere un approccio all’educazione più sereno e positivo, che possa migliorare le vite di numerosi genitori e ragazzi, donando possibilità indispensabili a chi finalmente ne potrà usufruire. 
 
Cordialmente
N.S.
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