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Borsa incomprensibile. Il piano di Leonardo merita fiducia. Ecco perché

“Il piano industriale presentato da Alessandro Profumo (a.d. Leonardo, ndr) ieri è un piano serio e realistico, che risponde pienamente alle criticità individuate dal gruppo e che mette finalmente al centro una rinnovata rete commerciale, supportata da prodotti ad alto valore tecnologico”. Così Carlo Festucci, segretario generale Aiad, nel commentare con Airpress il piano strategico 2018-2022, presentato a Vergiate dalla società di Piazza Montegrappa. “Leonardo – prosegue il segretario generale della Federazione che rappresenta le aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza – deve concentrare il suo core business sull’export, sulla scia di quanto già fatto in mercati come il Kuwait o il Qatar (oggetto di maxi commese con l’Italia nel settore della difesa, ndr) e di quanto ci si accinge a fare su altri mercati chiave e questo è uno degli elementi che caratterizzano il piano industriale appena presentato e di ciò i mercati si dovranno rendere conto”.

“La reazione della Borsa (il titolo di Leonardo ieri ha lasciato sul terreno il 7%, ndr) – continua Festucci – mi ha lasciato basito. Forse i mercati si aspettavano cose che non potevano essere annunciate. Un po’ come in campagna elettorale, quando si dicono e si promettono cose che difficilmente verranno attuate”. Anche azioni già intraprese, come l’aver affidato a Lorenzo Mariani (chief commercial officer) la responsabilità della ricostruzione della rete commerciale di Leonardo rappresenta per Aiad un ulteriore elemento di valore di cui dovere tenere conto.

“Il piano industriale lascia intendere una strategia consona a rispondere alle reali esigenze dell’azienda e soprattutto al mercato industriale, non a quello finanziario. Anche per quanto riguarda il segmento elicotteristico, che ha particolarmente sofferto negli ultimi tempi, vuoi per le difficoltà incontrate in alcuni segmenti come l’oil and gas, vuoi per le scelte della passata gestione, concentrata a tagliare i costi piuttosto che ad investire sul prodotto e sulla rete commerciale, si è fatto bene. Il piano industriale ha individuato a livello generale una serie di azioni di rilancio e questa è a mio avviso una cosa molto positiva. È sull’export – ribadisco – che si vede la competitività di un gruppo come Leonardo e mi sembra che quanto annunciato vada in questa direzione”.

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