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Senato Usa, via libera alla vendita di armi verso il Golfo (Qatar incluso)

Di Stefano Cabras

Il presidente della commissione affari esteri del Senato americano, Bob Corker, ha annunciato, la revoca del divieto alla vendita di armi Usa ai Paesi membri del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc), cioè Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman, Qatar. Il senatore repubblicano ha informato della sua decisione il Segretario di Stato Rex Tillerson lo scorso 8 Febbrario, giustificandola in nome della cooperazione contro il terrorismo.

L’embargo, annunciato proprio da Cocker otto mesi fa, si giustificava con la necessità di incentivare i paesi del Golfo a trovare una risoluzione pacifica per la crisi diplomatica scoppiata lo scorso Giungo in seguito al tentativo della coalizione sunnita a guida Saudita, tra cui spiccano Egitto e Emirati Arabi, di isolare diplomaticamente ed economicamente il Qatar, ufficialmente reo di attività terroriste, ma più credibilmente colpevole di essere troppo accondiscendente con Teheran e con la Fratellanza Musulmana, nemici giurati di Riad.

Come ammesso dello stesso Cocker nella lettera inviata a Tillerson per comunicargli la sua decisione, “non c’è ancora un percorso chiaro per la risoluzione della spaccatura interna al Consiglio di Gcc”. Tuttavia, “dato che la vendita di armi è parte integrante della cooperazione in materia di sicurezza con questi stati, leverò il divieto sulla vendita di equipaggiamenti militari letali al Gcce ricominceremo le vendite se l’amministrazione può assicurare che lo stato acquirente sta prendendo delle misure efficaci per combattere il terrorismo. È importante sottolineare che le vendite di armi statunitensi sono mirate a rafforzare la cooperazione con i partner e promuovere gli interessi degli Usa, continueremo perciò a valutare le vendite di armi su queste basi”, ha concluso Corker.

La decisione avviene a seguito del dialogo strategico tra Usa Qatar, dove sia Tillerson che il Segretario della Difesa Mattis avevano rassicurato le autorità qatariote. Lo stesso Trump ha si è recentemente congratulato con l’Emiro del Qatar al-Thani per i suoi sforzi fatti nella lotta al terrorismo dal suo Paese. Il Qatar rimane un importantissimo hub strategico per Washington, dato che ospita Al-Udeid, la più grande base aerea statunitense nel Medio Oriente, dove risiedono 10.000 truppe Usa, e che è stata cruciale nella lotta alla Stato Islamico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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