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Indra investe in Italia. Ecco cosa farà (assumendo oltre 100 professionisti)

Indra continua a scommettere sull’Italia. La società spagnola di tecnologia e consulenza già attiva nei settori della sicurezza, difesa, energia, pubblica amministrazione e non solo, ha assorbito il ramo d’azienda di Ericsson in Italia che offre servizi tecnologici ad Enel. L’operazione prevede il trasferimento delle attività di sviluppo e manutenzione dei sistemi IT che l’azienda svedese ha sviluppato finora per l’utility italiana.

Indra, quartier generale a Madrid, nel 2017 ha avuto ricavi per un valore di 3.011 milioni di euro, conta 40mila professionisti, è presente in 46 Paesi e ha rapporti commerciali in più di 140. Solo in Italia ha assunto quasi mille dipendenti. Ecco cosa prevede l’operazione e perché è importante per il nostro Paese.

COSA PREVEDE L’OPERAZIONE

Gli spagnoli di Indra gestiranno i progetti di fornitura di servizi che comprendono l’integrazione, lo sviluppo e la manutenzione di diversi sistemi Erp (Enterprise resourse planning), business intelligence, smart metering e grid management per il gruppo Enel in Italia, America Latina e Spagna. L’operazione prevede l’inserimento in Indra di circa 160 professionisti, con esperienze e capacità complementari con quelle che la società già possiede in Italia.

INDRA IN ITALIA

Quella di Indra in Italia, è una presenza che va consolidandosi, dopo la crescita degli ultimi anni. Tra Roma, Napoli, Matera e Milano lavorano oltre 900 professionisti, 180 sono entrati nella società solo nell’ultimo anno. Nell’ambito della pubblica amministrazione si è aggiudicata due lotti Consip relativi ai servizi di interoperabilità in modalità cloud computing e sviluppo web per le amministrazioni pubbliche. Lavora inoltre per Maire Tecnimont e per il contact center di Wind3. Per la Marina militare italiana ha svolto progetti di simulazione e di installazione dei sistemi di difesa elettronica nei sottomarini U212 ed è responsabile della manutenzione dei simulatori dell’aereo militare AV-8B Harrier II Plus che si trovano presso la base della Marina Militare italiana a Grottaglie (Taranto).

LE PAROLE DELL’AD

“L’operazione rappresenta un passo in avanti decisivo nella nostra proiezione e crescita in Italia, che ci consente di riaffermare l’impegno a contribuire con le nostre soluzioni e capacità alla leadership tecnologica e alla digitalizzazione del Paese”, ha affermato l’amministratore delegato di Indra in Italia, Pedro García, che ha particolarmente apprezzato la “elevata complementarietà e vicinanza culturale dei professionisti, aspetto che faciliterà la loro piena integrazione in Indra, dove oggi lavorano circa 900 professionisti”.

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