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Avviso ai naviganti: non ci sono i risultati definitivi delle elezioni

elezioni europee,Abruzzo

Ultimo controllo alle 10.03 di questa mattina, venerdì 16 marzo 2018, dodicesimo giorno dopo il 4 marzo, data delle elezioni per il Parlamento della Repubblica Italiana.
Sezione “Eligendo” del sito ufficiale del ministero dell’Interno, l’area web dedicata ai risultati elettorali (bella la grafica e funzionale la consultazione dei dati, insomma un buon lavoro “digital”).
A dodici giorni dal voto mancano i dati di 27 sezioni (61.374 su 61.401, sarebbe interessante capire quali) e sono “chiusi” 221 collegi uninominali su 231 (cioè ne mancano dieci) ma sopratutto non è completata la ripartizione dei seggi nelle cosiddette liste “plurinominali”, con il risultato sconfortante che abbiamo assegnati, ma ancora in forma provvisoria, 607 dei 630 seggi previsti dalla Costituzione per la Camera dei Deputati.

Senza ripetere troppi numeri, si sappia che situazione analoga accade per il Senato, pur in presenza di un diverso sistema di ripartizione dei seggi (su base esclusivamente regionale, mentre per la Camera funziona un meccanismo in parte nazionale). Mai nella storia della Repubblica una legge elettorale scellerata e astrusa come quella in vigore ha prodotto un risultato di questo tipo, che è tecnico e politico insieme, sia per le sue implicazioni interne (è sotto gli occhi di tutti la complessa situazione in cui ci troviamo), sia per quelle internazionali, poiché ci relega nella miserabile lista degli Stati che a dodici giorni dal voto ancora non hanno l’elenco definitivo degli eletti.

Il Rosatellum è la perfetta sintesi di una classe dirigente politica che non sa quel che fa, malamente assistita da tecnici in sede legislativa ormai insensibili al reale interesse nazionale.
Ne è uscito un mostriciattolo, di cui ora paghiamo le conseguenze e che, probabilmente, meritiamo. Un intruglio di legge elettorale che non solo ci mette ora nei guai per completare l’assegnazione dei seggi, ma che darà il peggio di sé nei mesi a venire, quando pioveranno ricorsi come polpette (memorabile film di animazione della Sony del 2009). Nessuno lo dice apertamente infatti, ma le carte bollate stanno già aggredendo come lupi famelici molti dei seggi assegnati, con malcelata preoccupazione di quei pochi che sanno davvero come stanno le cose.

Un esempio per tutti è il collegio plurinominale del Senato Campania 2, dove un seggio è passato in poche ore da LeU a Forza Italia, con verbali che prima dicevano un cosa e poi un’altra.
Qui il ricorso è già pronto. Ma non è l’unico caso, decine di probabili non eletti sono pronti ai blocchi di partenza, come in una gara dei cento metri, attendono solo il completamento delle assegnazioni per scattare come molle. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore, la data del 20 marzo si avvicina e quel giorno iniziano le procedure di “registrazione” degli eletti nei due rami del Parlamento.
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.

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