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Una invisibile guerra di spie? L’ultimo caso di un russo intossicato a Salisbury

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Nel mondo delle spie vi sono storie che sembrano seguire un canovaccio pericolosamente prevedibile. Di questo sono ben consapevoli i tanti “traditori” o agenti doppi che, una volta scoperti, hanno deciso di oltrepassare la cortina e rifugiarsi tra le braccia del nemico. Tanti sono gli ufficiali o gli operativi che – una volta passati dall’altra parte – hanno trascorso i loro giorni con il vivere una vita di timori e preoccupazioni per sè stessi e i propri cari. Tanti sono anche i casi in cui effettivamente sono saltate protezioni e coperture e si è materializzato il rischio di incidenti – casuali o meno – e finanche veri e propri attacchi meticolosamente organizzati contro chi ha deciso di passare dalla parte del nemico.

Questa è la dinamica tipica che potrebbe dare una spiegazione ad un incidente da poche ore occorso in Gran Bretagna ad un uomo di origini russe – Sergei Skripal – al momento ricoverato in ospedale in gravissime condizioni di salute a causa di una intossicazione dovuta all’esposizione ad una sostanza non meglio identificata che ha messo in pericolo di vita l’uomo e la moglie.

Dietro la vicenda ancora poco chiara raccontata in poche righe da una breaking news della BBC vi sarebbe una storia oscura di spie e tradimenti a cavallo tra blocco atlantico e Russia.

L’uomo, ai più sconosciuto, sarebbe infatti una ex spia russa cha ha trovato rifugio a Salisbury, cittadina inglese a metà strada tra Bristol e Southampton, a seguito di una storia ancora poco chiara che risalirebbe alla meta degli anni 2000 e racconterebbe di segreti sottratti all’intelligence del Cremlino e passati alle spie di sua maestà. Un’offesa troppo grande per essere dimenticata, nonostante il tempo e nonostante la nebbia inglese che ha avvolto e protetto l’ex spia.

La strana vicenda potrebbe dunque celare un’operazione accurata e ben riuscita da parte dei servizi russi, che a distanza di qualche tempo hanno dimostrato non solo di avere precise informazioni ma anche di saper approntare un’operazione che tanto ricorda le storie passate della guerra fredda.

La Gran Bretagna è un terreno in cui tante partite tra spie sono state giocate e alcune hanno avuto dinamiche assai simili a quella raccontata. Di non molti anni fa è ad esempio la storia di Alexander Litvinenko, ex agente del KGB morto a Londra a causa di un avvelenamento da radiazione da polonio-210, un isotopo radioattivo del polonio, in circostanze ancora poco chiare.

L’intossicazione di Sergei Skripal sembrerebbe avere una dinamica simile a quella di Litvinenko, sebbene nel mondo delle spie nulla sia come sembra.

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