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Che cosa ha detto Mark Zuckerberg su Facebook e il caso Cambridge Analytica

Tutti si chiedevano che cosa avrebbe detto Mark Zuckerberg, fondatore e ceo del social network più popolare del mondo, Facebook, travolto nei giorni scorsi dal caso Cambridge Analytica. Dopo giorni di attesa, ecco finalmente la risposta. Oggi, con un lungo post – e come, altrimenti – ha chiesto scusa agli utenti.

LE PAROLE DI ZUCKERBERG

“Abbiamo sbagliato, c’è ancora molto da fare e dobbiamo accelerare e farlo”, ha rimarcato, dicendo di voler migliorare ancora di più e di essere pronto ad assumere nuovi provvedimenti per prevenire nuovi casi come quello di CA. “Abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati e se non lo facciamo non meritiamo di servirvi”, ha evidenziato ancora, ringraziando gli internauti e promettendo un servizio migliore.

L’AVVISO AGLI UTENTI

Nel suo lungo post, Zuckerberg ha anche aggiunto che gli utenti i cui dati sono stati usati da CA saranno avvisati nei prossimi giorni, anche se – ha continuato il manager del social media con oltre 2 miliardi di iscritti nel mondo – già da ora tutti i dati usati non sarebbero più in possesso del gruppo di consulenza che nel corso della campagna elettorale americana del 2016 li avrebbe utilizzati per dare un vantaggio all’allora candidato e oggi presidente Donald Trump.

LE ACCUSE

Proprio quello della mancata comunicazione è uno dei punti più controversi per il colosso di Menlo Park, ritenuto colpevole di aver scoperto già nel 2015 che i suoi dati erano stati trafugati in massa ma di non avvertito i suoi utenti e aver sottovalutato i rischi che quanto avvenuto poteva comportare.

AL LAVORO PER CHIARIRE

Facebook, ha sottolineato ancora Zuckerberg, sarebbe al lavoro non solo con le autorità, ma anche con un team di esperti indipendente per ricostruire i fatti.“Non si è trattato solo di una rottura della fiducia tra Kogan (il ricercatore accusato di aver creato l’app che avrebbe sottratto le informazioni, ndr), Cambridge Analytica e Facebook. Ma è stata anche una rottura della fiducia tra Facebook e le persone che condividono i loro dati e si aspettano che noi li proteggiamo. Dobbiamo risolvere questo problema”, ha scritto il fondatore del social network, che in questi giorni ha pagato pesantemente in borsa per quanto avvenuto, attestandosi solo oggi in leggero rialzo.

LE PROSSIME MOSSE

Infine, il ceo ha annunciato che nelle prossime settimane saranno intraprese ulteriori azioni, tra le quali: “Apriremo una indagine su tutte le app che hanno accesso ai dati di Facebook […], restringeremo la possibilità agli sviluppatori di accesso ai dati […], creeremo uno strumento che dirà agli utenti quali app hanno accesso ai loro dati dandogli la possibilità di revocarlo”.

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