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Roberto Battiston confermato alla presidenza dell’Agenzia spaziale italiana (Asi)

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Saranno in molti a discutere sull’opportunità da parte del governo uscente di una scelta così rilevante, in termini di nomine, in un momento politicamente tanto delicato. Intanto, il professor Roberto Battiston è stato confermato alla guida dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) per il prossimo quadriennio 2018-2022. La nomina è stata decisa dalla ministra per l’Istruzione, università e le ricerca, Valeria Fedeli, al termine di una procedura di selezione che era iniziata a febbraio.

“Ringrazio la ministra e il governo per la nomina alla guida dell’Asi”, ha detto Battiston. “Questi quattro anni sono stati molto importanti perché hanno consentito la riorganizzazione e il rafforzamento del settore spaziale italiano che si conferma un punto di riferimento scientifico, tecnologico e industriale a livello mondiale”, ha aggiunto il presidente, già scelto per guidare l’agenzia nazionale nel maggio del 2014 dall’allora numero uno del Miur Stefania Giannini.

“Un lavoro che grazie alla sensibilità del governo e del Parlamento ha portato alla nuova legge sulla governance spaziale che mette l’Asi nel ruolo di architetto di sistema”, ha aggiunto Battiston ricordando la nuova legge approvata proprio allo scadere di legislatura ma voluta dal settore da diversi anni. “Grazie ad una serie di accordi internazionali e alle capacità della nostra industria, oggi l’Italia è al centro dei più importanti cambiamenti innescati dalla new space economy”, ha spiegato ancora il ri-confermato presidente dell’Asi. Ora, “la sfida per il futuro è far sì che l’infrastruttura spaziale fornisca sempre più servizi e valore ai cittadini e alle imprese del nostro Paese”.

Già professore ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Trento, Battiston è stato fisico dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Nella sua lunga carriera accademica e scientifica, ha tra l’altro proposto insieme al premio nobel Samuel C.C. Ting la realizzazione di uno spettrometro magnetico (AMS-2) per effettuare per la prima volta misure di precisione dei Raggi Cosmici nello spazio. Dal 2011 lo strumento è operativo sulla Stazione spaziale internazionale (Iss).

Nei quattro anni di sua presidenza all’Asi, Battiston ha osservato il settore crescere. Tra il 2014 e il 2017, l’occupazione del comparto è cresciuta del 3%, mentre il ritorno italiano della partecipazione ai programmi della Commissione europea è stato circa il 16.4%. “Assumendo una contribuzione al budget Eu di circa il 12.48%, si registra un sovra-ritorno di 4 punti percentuali, pari a 276 milioni di euro”, spiega l’Asi in un recente report. Un simile ritorno è apprezzabile in merito alla partecipazione dei programmi dall’Agenzia spaziale europea (Esa): “L’Italia ha registrato un sovra-ritorno di 170 milioni di euro (pari a 1,12%) confermando il trend positivo in Esa grazie alle ottime performance del comparto nazionale”.

 

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