Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

Da De Gasperi all’IA: come si scrive la storia. Lezioni di futuro
L’Europa (in)difesa. Tutte le mosse di Bruxelles

Perché Crosetto sceglie l’industria e dice arrivederci al Parlamento (chapeau)

GUIDO CROSETTO POLITICO FRATELLI D'ITALIA

Si parlava di lui da settimane come candidato ideale alla guida del ministero della Difesa. Invece, Guido Crosetto ha sorpreso i più, ma non chi lo conosce bene, annunciando le sue dimissioni da parlamentare neo eletto. Non essendoci la condizione di poter svolgere un ruolo significativo nell’esecutivo, fra un comodo scranno parlamentare e la “trincea” della rappresentanza dell’industria aerospaziale e della difesa, non ha avuto dubbi scegliendo quest’ultima.

Il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia era considerato il profilo giusto per il dicastero di via XX settembre, guidando ormai da tempo l’Aiad, la federazione che riunisce le aziende del comparto difesa, aerospazio e sicurezza (il cui mandato scadrà nel 2019), e avendo già maturato un’esperienza di governo come sottosegretario alla Difesa nel IV governo Berlusconi. Crosetto aveva ricevuto in effetti “avance” dalla coalizione gialloverde ed era persino circolata l’indiscrezione della sua possibile uscita da Fratelli d’Italia per confluire nel gruppo misto e poi accettare l’incarico di ministro della Difesa del governo Conte. Ipotesi che in realtà non è mai stata neppure presa in considerazione.

“Mi sono dimesso da parlamentare. Me ne vado con grande dispiacere, come ho scritto nella lettera che dieci giorni fa ho inviato al presidente della Camera”, ha detto il deputato di Fratelli d’Italia nel corso della trasmissione Maratona Mentana di La7.

Sulle voci che lo volevano all’interno dell’esecutivo di Salvini e Di Maio, Crosetto non ha glissato le domande. “Io al ministero della Difesa? C’è stato un insieme di testimonianze che mi hanno onorato di stima, sia del Moviemnto 5 Stelle, sia della Lega”, ha ammesso. “Ma l’ho detto sin da subito che la candidatura aveva senso se inquadrata in un’alleanza politica. Visto che non c’è quest’alleanza, sono indisponibile”. Le ragioni delle dimissioni non sarebbero comunque “di natura politica”, ha rimarcato Crosetto, che tornerà a fare ciò che ha più volte definito “quello che più mi piace”.

Presidente dell’Aiad dal 2014, Crosetto, dopo l’esperienza di governo passata, aveva annunciato il ritiro dalla politica, salvo il ripensamento che lo ha portato a tornare coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia e a candidarsi alla Camera al fianco di Giorgia Meloni nella recente tornata elettorale. Ora tornerà a tempo pieno ad occuparsi di industria della difesa e a sostenerne gli interessi. Chapeau.

×

Iscriviti alla newsletter

LE NOSTRE RIVISTE

formiche AirPress decode39 healthcarepolicy

SEGUICI SUI SOCIAL