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Sorpresa: Salvini non va ad abbracciare la Le Pen. Tattica o strategia?

La leader francese di estrema destra Marine Le Pen ha organizzato una grande “reunion” insieme ad altri capi populisti e anti-immigrazione provenienti da tutta Europa. L’incontro del Primo Maggio mira infatti a dare energia alla imminente campagna per le elezioni del Parlamento europeo del prossimo anno. Leader populisti tra cui Geert Wilders del partito olandese per la libertà, Harald Vilimsky del Freedom Party austriaco e il noto nazionalista ceco Tomio Okamura sono scesi a Nizza confermando lo sforzo congiunto per consolidare i consensi che i partiti di estrema destra hanno recentemente ottenuto in tutto il continente avendo un grande nemico comune: la stessa Unione europea.

A questo raduno era atteso anche Matteo Salvini che, dopo aver annunciato nei giorni scorsi che sarebbe stato presente, ha preferito evitare questa fotografia di gruppo che già stava producendo fortissimi mal di pancia, e non solo in Italia. Il numero uno della Lega ha declinato spiegando di essere impegnato nella formazione del governo, salvo farsi immortalare – spensierato – in un contesto di relax in campagna mentre si destreggia con una ruspa (messaggio politico non delicato ma certamente chiaro). Ha promesso un video di supporto in modo da testimoniare il suo sostegno ai movimenti dell’estrema destra europea ma senza metterci troppo la faccia.

Per parte sua, la Le Pen ha posato una corona su un monumento dell’icona nazionalista francese Giovanna d’Arco a Cannes prima di dirigersi verso la vicina Nizza, dove potrà ricongiungersi con i suoi colleghi nazionalisti. La leader del Fronte nazionale francese scelto la città della Costa Azzurra per promuovere la sua posizione anti-immigrazione che ne avrebbe “cambiato il volto”. Dopo la sconfitta nelle elezioni presidenziali dello scorso anno dove ha prevalso il centrista Emmanuel Macron, la Le Pen sembra affidarsi molto all’ex stratega della Casa Bianca Steve Bannon che ha cercato di rianimare il partito parlando durante il congresso del partito in Francia.

Lo stesso Bannon che aveva incontrato Matteo Salvini e che sembra emergere come il federatore dei movimenti antieuropei che vorrebbero provare a ribaltare gli equilibri di Bruxelles nel parlamento europeo.

La domanda, per l’Italia, è: Salvini è oggi assente solo per opportunismo oppure inizia a prendere le distanze da quello che anche negli Usa viene considerato il progetto politico più temibile per gli equilibri internazionali, e un favore immenso alla Russia di Vladimir Putin?

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