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L’innovazione vola. Ecco chi ha vinto l’Airathon dell’Aeronautica Militare

Manutenzione da remoto tramite ologramma, e un sistema che permette di addestrarsi tramite realtà aumentata. Sono questi i progetti vincitori del primo “Airathon”, l’hackaton organizzato dall’Aeronautica militare in collaborazione con EY per individuare soluzioni all’avanguardia nel campo della Logistica 4.0. Per 48 ore, in un hangar dell’aeroporto militare di Pratica di Mare, otto team di 15 start up si sono sfidati a colpi di realtà aumentata, blockchain e Internet of things, supportati da esperti della Forza armata e dell’industria di settore.

I VINCITORI

Primo classificato il team composto dalle start up Wideverse e M3S, con la proposta di un sistema che permette di individuare in remoto l’operatore più idoneo a intervenire in ogni circostanza in base alle proprie skill e, tramite ologramma, di procedere con l’assistenza all’operatore sul campo. Sul secondo gradino del podio il progetto di Impersive e Merkur.io: un sistema di training che permette di fruire i contenuti di lezioni e manuali in modalità immersiva e interattiva, con aggiornamento automatico dei career path sulle identità in base al training svolto.

LA MARATONA A PRATICA DI MARE

Una maratona creativa che ha messo insieme soggetti provenienti da settori ed estrazioni diverse – tecnici, informatici, ricercatori, studenti, esperti militari e del settore industriale – con l’obiettivo di mettere a fattor comune le diverse esperienze, concretizzare le idee migliori e farle diventare delle soluzioni prototipizzabili ed applicabili in tempi brevi al settore logistico della Forza Armata. Oltre a rappresentanti dell’industria e del comparto aeronautico nazionale (Leonardo, Vitrociset, Techno Sky, Mimos) e di diversi atenei (La Sapienza, Tor Vergata e Polo Tecnologico Pordenone, Federico II di Napoli, Università di Salerno e Luiss), le 15 start up di settore sono state le protagoniste e il motore dell’iniziativa. Oltre alle quattro premiate, hanno partecipato First, Bcademy, Edgelab, Elysium, Skylabs, Heuristic, ChainBlock, Lin Up, B2Lab, weAR, Trakti. Partner tecnologici dell’evento sono stati PTC e Microsoft.

LA COLLABORAZIONE TRA EY E AM…

A un anno dall’evento “Da industria 4.0 a logistica 4.0: la corsa verso il futuro è iniziata”, organizzato lo scorso giugno a Roma, si è rinnovata la collaborazione tra il Comando Logistico dell’Aeronautica Militare ed EY (Ernst&Young) per una iniziativa di open innovation unica nel suo genere in Italia, il primo evento di questo tipo organizzato in ambito militare, con un focus specifico sul tema della logistica per il settore aeronautico ed in particolare sull’addestramento del personale e l’ottimizzazione dei processi logistici attraverso l’implementazione di nuove tecnologie.

LE PAROLE DEL GENERALE FANTUZZI

“Siamo già adesso dentro una rivoluzione, industriale, organizzativa ma anche culturale – la cosiddetta Industria 4.0 – in cui le nuove tecnologie giocano un ruolo fondamentale nel rendere i sistemi sempre più interconnessi e digitali”, ha detto il generale Giovanni Fantuzzi, comandante del Comando logistico AM. “Siamo particolarmente orgogliosi – ha aggiunto – di aver concretizzato un evento come ‘Airathon’, e ringraziamo tutti i nostri partners per averlo reso possibile, perché ci aiuta a comprendere le opportunità e le sfide che ci attendono per poter guidare questo cambiamento all’interno del sistema logistico dell’Aeronautica Militare. Vogliamo che sia solo il primo passo verso la creazione di un ambiente di condivisione di idee, esperienze e competenze diverse, in grado di dare a tutti i partecipanti interessanti – ha rimarcato il generale – ricadute duali e sempre più proficui scambi tecnologici tra mondo militare e civile”.

…E QUELLE DI MAZZUCCHELLI (EY)

“EY ha affiancato l’Aeronautica Militare in questa prima esperienza di open innovation volta a valorizzare l’apporto delle nuove tecnologie all’ottimizzazione dei processi logistici”, ha spiegato Marco Mazzucchelli, Transaction Advisory Services Leader per l’Area Mediterranea di EY. “La collaborazione con start up selezionate – ha aggiunto – rappresenta un approccio rapido ed efficace per trasferire innovazione tecnologica, di processo e strategica alla Pubblica amministrazione, oltre che alle imprese”.

IL RUOLO DI LEONARDO

E a supportare le start up impegnate nella maratona c’era anche il team di Leonardo, il campione nazionale della difesa e aerospazio, a suo agio nell’hangar dell’addestratore T-346. L’azienda “è costantemente impegnata a supportare le forze armate nell’affrontare le sfide presenti e future, non solo fornendo loro prodotti all’avanguardia” spiega Umberto Panetta, responsabile Customer Support & Services di Leonardo e membro della giuria dell’Airathon. “Partecipando attivamente a questo progetto, mettendo a disposizione la conoscenza delle nostre persone, coinvolte in attività di coaching e mentoring, abbiamo potuto raccontare la nostra esperienza nel campo delle tecnologie innovative, che già oggi fanno parte dell’offerta di Leonardo sia nel training sia nella logistica, ma anche capire quello che succede nel mondo delle start up e in quello accademico”, ha aggiunto il manager. Difatti, l’azienda guidata da Alessandro Profumo sta già fornendo ai propri clienti soluzioni all’avanguardia anche nel settore del training e della logistica, attraverso l’integrazione con realtà aumentata e mixed reality. Ne è un esempio la tecnologia LVC (Live, Virtual and Constructive Simulation) che caratterizza l’avanzatissimo sistema di simulazione dell’addestratore M-346, che consente – tra le altre cose – l’interazione degli allievi a terra con i piloti in volo, nell’ambito della stessa missione addestrativa.

LA PARTNERSHIP CON L’AM

Così, ha rimarcato Panetta, “la partnership con l’Aeronautica Militare è fondamentale per cogliere le nuove esigenze e sviluppare congiuntamente soluzioni innovative e sempre più efficaci. Grazie alla tecnologia in nostro possesso e soprattutto al know how acquisito in questi anni di attività, stiamo già lavorando affinché le attività di logistica abbiano bisogno di meno manodopera e l’addestramento del personale sia sempre più rapido ed efficace, per non distogliere risorse dai ruoli operativi”. Nel corso dell’evento, Leonardo ha voluto premiare con una “menzione speciale” il team Tango, che più degli altri si è distinto per aver operato con un approccio creativo, ma unitario, riuscendo in tal modo a fare leva sull’eterogeneità della provenienza dei propri componenti così da massimizzare il risultato disruptive della soluzione identificata.

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