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Avanti come un treno. L’Europa dei migranti secondo Salvini

Ce n’è per tutti nel discorso pronunciato da Matteo Salvini al Viminale dopo l’incontro con il vicecancelliere austriaco, Heinz Christian Strache e il ministro dell’Interno di Vienna, Herbert Kickl. Perché da oggi in poi il governo “è disposto ad aiutare solo gli italiani”, ha detto il ministro dell’Interno, ricordando che negli ultimi quattro anni abbiamo avuto 650 mila migranti sbarcati, e che ora, “invece di prendere, siamo disponibili a dare”.

A chi? Alla Spagna e alla Francia ad esempio, “i due più grandi Paesi europei che hanno espresso generosità e accoglienza in questi giorni. La ridistribuzione dei migranti sarebbe la seguente: “La Spagna che ha accolto un barcone e di questo gli siamo grati doveva accogliere 3265 migranti ne ha accolti 235 quindi può accogliere i prossimi quattro barconi in arrivo”. Mentre rispetto alla Francia Salvini osserva che “dovevano accogliere 9.816 migranti mi hanno accolti 640, quindi gliene mancano 9.200”, conclude la spartizione il ministro dell’Interno.

Inoltre una indicazione all’Austria, che assumerà dal 1 luglio la presidenza di turno dell’Unione Europea: “Proporremo alla presidenza austriaca di aiutare l’Europa a spendere meglio, troppo spesso i fondi della cooperazione europea non sono andati a vantaggio dei cittadini ma hanno alimentato la corruzione”.

Ma il vicepresidente del Consiglio è fiducioso: “Sono molto ottimista, l’aria in Europa sta cambiando”, ha detto in conferenza stampa al Viminale rispondendo a una domanda sulla possibile riforma del regolamento di Dublino. “Siamo molto fiduciosi nel semestre di presidenza austriaca, confidiamo nel buon senso dei colleghi europei – ha aggiunto Salvini – anche perché non vorremmo arrivare a discutere il finanziamento italiano all’Unione europea”.

“Il concetto di solidarietà della Commissione Europea finora ha premiato i trafficanti e non la popolazione. Noi vogliamo capovolgerlo, perché la solidarietà è proteggere le frontiere, il popolo, e quindi attueremo un cambio radicale, una rivoluzione copernicana del pensiero europeo su immigrazione e asilo”, ha detto il ministro dell’Interno austriaco, Herbert Kickl, al termine dell’incontro al Viminale.

“Serve un’alleanza di volenterosi per proteggere l’Europa da chi vuole entrare e vogliamo promuovere questa strategia in collaborazione con l’Italia, in modo da riacquistare la fiducia della popolazione”, ha detto il vicepremier austriaco, Heinz Christian Strache.

E la proposta di Salvini per proteggere le frontiere è la seguente: “Ci confronteremo tra poco con il premier Conte e il vicepremier di Maio” per la proposta italiana da presentare al vertice europeo: “L’obiettivo è proteggere frontiere esterne, non è dividere il problema tra paesi europei ma risolvere il problema a monte. Se qualcuno in Ue pensa che l’Italia debba continuare ad essere punto di approdo e campo profughi ha sbagliato a capire”.

Salvini ha annunciato che nei prossimi giorni si recherà in Libia “offrendo collaborazione nel settore dell’immigrazione, ma anche nello sviluppo economico ed industriale di quel Paese”.

Pochi sensi di colpa sui migranti: “Pesano sulle coscienze degli scafisti e dei buonisti”, risponde Salvini in conferenza stampa con l’omologo austriaco a chi gli chiede di dire qualcosa sui migranti morti in mare.

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