Le imprese sono chiamate a svolgere un ruolo fondamentale nell’accompagnare la transizione della società verso un miglior uso dell’energia e l’adozione di tecnologie a minore impatto ambientale, assicurandone al contempo l’accessibilità in termini economici. La Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, in accordo con l’Agenda 2030 dell’Onu, individua tra i propri obiettivi la decarbonizzazione dell’economia, l’incremento dell’efficienza energetica, la rigenerazione delle città attraverso connessioni sostenibili.
Il gas naturale e le sue infrastrutture possono essere di grande aiuto in questo. Snam, ad esempio, ha posizionato tra i pilastri della propria strategia al 2030 la ricerca e lo sviluppo per rendere questa fonte energetica sempre più sostenibile e rinnovabile. Il gas, che nel 2016 ha soddisfatto circa il 35% dei consumi primari e garantito il 44% della produzione di elettricità in Italia, ha grandi prospettive di crescita come partner delle rinnovabili in un futuro low-carbon. L’orizzonte più immediato, per le città, è un aumento della sua diffusione nei trasporti e nel riscaldamento domestico.
Nel campo della mobilità il gas naturale è la soluzione ideale per migliorare immediatamente la qualità dell’aria nei centri urbani. Rispetto ai carburanti tradizionali, il gas naturale compresso o liquefatto abbatte in modo sostanziale le emissioni di particolato e di ossidi di azoto e riduce sensibilmente quelle di anidride carbonica, consentendo anche rilevanti risparmi sul pieno. L’Italia è il primo mercato europeo per consumo di metano per autotrazione, con oltre 1 milione di veicoli in circolazione e circa 1.200 distributori in esercizio. Per far crescere ulteriormente questa filiera è stata lanciata Snam4Mobility, con la missione di favorire il potenziamento della rete di distribuzione di Cng (Gas naturale compresso) e Lng (Gas naturale liquefatto) per veicoli leggeri e pesanti sul territorio nazionale.
Quest’anno Snam ha fatto il proprio ingresso nel mercato dell’efficienza energetica, rilevando l’82% di Tep Energy Solution, uno dei principali operatori italiani. Questa operazione permetterà a Snam di offrire servizi in modalità Esco (Energy Service Company), facilitando la decarbonizzazione dei territori attraverso interventi di efficientamento energetico rivolti a imprese, pubblica amministrazione e condomìni. Un contributo significativo alla riduzione delle emissioni nel riscaldamento arriverà dalle pompe di calore a gas, tecnologia in grado di sfruttare le esistenti infrastrutture di trasporto, stoccaggio e distribuzione per incrementare l’efficienza e favorire la penetrazione delle rinnovabili nella climatizzazione degli edifici.
In prospettiva, la rete italiana del gas è destinata a trasportare volumi crescenti di biometano, il gas al 100% rinnovabile e carbon-neutral derivante da upgrading del biogas prodotto dalla digestione anaerobica di biomasse agricole e altri rifiuti organici. Un primo importante passo è stato l’allacciamento dell’impianto di Montello (Bergamo) che recupera e ricicla rifiuti urbani provenienti dalla differenziata per produrre fino a 32 milioni di standard metri cubi annui di biometano; un quantitativo che, se utilizzato come carburante per i veicoli, basterebbe ad assicurare una percorrenza di 640 milioni di chilometri. Lo sviluppo della filiera del biometano da FORSU rappresenta un’opportunità anche per l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti nelle città, attivando meccanismi di economia circolare. E la distribuzione di questa rinnovabile potrà essere ampliata grazie alla sua liquefazione e trasformazione in bio Lng che potrà servire i mezzi pesanti rispettando i sempre più stringenti standard di emissioni.
(Massimo Derchi, Chief industrial assets officer di Snam e Paolo Mosa, Chief commercial, regulation & development officer di Snam)
