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Ecco come il mondo (e l’Italia) prova a cambiare passo sull’energia. Parola di Bloomberg

L’energia che cambia in un mondo che cambia. Sempre meno carbone, sempre più energia pulita, per tentare di salvare il mondo con enorme e colpevole ritardo. La prova è nell’ultimo Outlook Energy 2018 di Bloomberg presentato questa mattina nella sede dell’Enel, alla presenza del ceo del gruppo elettrico, Francesco Starace. Proprio ieri la maggiore azienda italiana, l’Eni, ha annunciato un’accelerazione sulla tabella di marcia per l’uscita dal carbone.

Il via ai lavori lo ha dato lo stesso ceo Enel, certificando il cambiamento in atto, dato ormai per certo e inarrestabile. “Siamo bombardati da informazioni sulla transizione in campo energetico, siamo quasi stanchi di sentire parlare di transizione. Una decina di anni fa si è parlato molto di rinnovabili, di cambiamento climatico e ormai non se ne parla più, tanto che le rinnovabili sono, oggi, la norma”.

Secondo Starace “quello delle rinnovabili è un processo che ha preso un avvio rapido, probabilmente partendo dall’Europa”, ha aggiunto Starace “c’era la necessità di diversificare le fonti energetiche, adesso ci troviamo una nuova e grande ondata di cambiamenti, un cambiamento evidente a tutti e in corso un po’ dappertutto nel mondo: la rivoluzione e la trasformazione digitale”. Starace ha ricordato che “cambiano i consumi e la domanda di energia e la distribuzione inizia ad avere un ruolo molto più importante, ci sono diversi modi in cui possiamo offrire energia in modo attraente”.

Venendo ai numeri del rapporto, non fanno che confermare le parole di Starace. Nel 2050 le energie rinnovabili copriranno il 98% della produzione di elettricità in Italia. A fare la differenza, per l’Italia come per la Spagna (che con il 99% sarà ancora più green dell’Italia) è la forte presenza di idroelettrico. Per entrambi i Paesi il risultato più che brillante è legato a una forte presenza di idroelettrico.

Attualmente la penetrazione media delle rinnovabili nel mix europeo è circa del 40%, ma dovrebbe salire a circa il 90% medio nel 2050. Più in generale, a livello globale, energia eolica e solare raggiungeranno il 50% della generazione elettrica mondiale al 2050, spinte da una precipitosa riduzione nei costi e dall’avvento di batterie sempre più convenienti, che consentiranno di stoccare l’elettricità e usarla quando serve.

Più nel dettaglio il rapporto Bloomberg sottolinea “l’enorme impatto” nei prossimi decenni sul mix di generazione elettrica del prezzo in caduta libera delle batterie. I prezzi di quelle a ioni di litio già scesi di quasi l’80% al megawattora dal 2010 continueranno a diminuire man mano che il settore manifatturiero dell’auto elettrica continuerà a crescere negli anni 20 del 2000.

 

 

 

 

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