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Chi c’era al convegno centrista critico verso il Sì al referendum costituzionale. Le foto

Giorgio Portaluri e Alessandro Pace
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Giorgio Portaluri e Alessandro Pace
Alessandro Pace
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Alessandro Pace
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Lorenzo Cesa
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Lorenzo Cesa
Raffaele Fitto
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Raffaele Fitto
Raffaele Fitto
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Raffaele Fitto
Mario Mauro
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Mario Mauro
Ciriaco De Mita
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Ciriaco De Mita
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Paolo Cirino Pomicino
Piero Liuzzi
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Piero Liuzzi
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Francesco D'Onofrio
Lorenzo Cesa e Raffaele Fitto
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Lorenzo Cesa e Raffaele Fitto
Vincenzo Tondi della Mura
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Vincenzo Tondi della Mura
Luigi Melica e Vincenzo Tondi della Mura
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Luigi Melica e Vincenzo Tondi della Mura
Giorgio Portaluri
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Giorgio Portaluri
Alberto Brandani
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Alberto Brandani
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Gabriella Carlucci
Gabriella Carlucci
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Gabriella Carlucci
Gabriella Carlucci
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Gabriella Carlucci
Gabriella Carlucci
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Marco Follini
Gabriella Carlucci
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Marco Follini
Stelio Mangiameli
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Stelio Mangiameli
Luigi Melica
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Luigi Melica
Piero Liuzzi
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Piero Liuzzi
Giorgio Portaluri e Alessandro Pace
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Raffaele Fitto
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Lorenzo Cesa e Raffaele Fitto
Vincenzo Tondi della Mura
Luigi Melica e Vincenzo Tondi della Mura
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Alberto Brandani
Gabriella Carlucci
Gabriella Carlucci
Gabriella Carlucci
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Stelio Mangiameli
Luigi Melica
Piero Liuzzi

L’Udc è pronta a dare un contributo critico al dibattito per il Referendum Costituzionale – “perché la riforma è stata mitizzata” – e ha ufficializzato questa posizione oggi, martedì 19 luglio, con la presentazione del Comitato per la Costituzione e le Riforme, presieduto da Ciriaco De Mita, che si è tenuta al Tempio di Adriano a Roma. E così l’evento, dal titolo “Referendum costituzionale: è davvero la giusta Riforma?” e promosso proprio dall’Udc, ha riunito parecchi centristi.

Una nota pubblicata ha chiarito meglio la posizione del partito di centro: “L’Udc, con questo comitato, intende fornire un contributo al dibattito nazionale in vista del referendum e far dialogare espressioni diverse della politica e del mondo accademico” e quindi, secondo molti, si deve avviare “una seria e approfondita riflessione” arrivando a  ragionare “sulla inutilità del sì delle riforme che, così come sono state impostate, perché tradiscono lo spirito costituente che è quello di unire e non di dividere il Paese”, conclude la nota.

Eloquenti anche le parole espresse da diversi relatori intervenuti alla presentazione del comitato: “La riforma pare un Highlander: fa sì che ne rimanga solo uno: o la vita o la morte”, ha tuonato il professore Vincenzo Tondi della Mura. “Questa riforma è stata raccontata come fosse un mito e ogni mito presuppone l’esistenza di una casta che lo protegga – ha detto il professor Stelio Mangiameli -, i parlamentari di conseguenza sono stati ammaliati e poi parliamoci chiaro: se non passa non ci ritroveremo nell’anno zero, non succederà nulla” ha concluso Mangiameli.

Infine Luigi Melicala, professore e moderatore dell’evento, ha chiesto ad Alessandro Pace se realmente questa legge riesca a ridurre il contenzioso alla Corte Costituzionale per la legislazione concorrente generatrice di incertezza per i diversi reparti di competenza. Il professore ha concluso che no, non c’è una riduzione ma anzi “finge di abrogarla al singolare reintroducendola al plurale” tanto che, a suo parere, “su questo punto si rasenta l’umorismo volontario”.

(Foto: Sveva Biocca @Svevabi)

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