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Le mise 2016 di Yellen (Fed), Lagarde (Fmi) e Nouy (Bce)

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Christine Lagarde - Imagoeconomica
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Christine Lagarde - Imagoeconomica
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Christine Lagarde - Imagoeconomica
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Christine Lagarde - Imagoeconomica
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Christine Lagarde - Imagoeconomica
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Christine Lagarde - Imagoeconomica
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Christine Lagarde - Imagoeconomica
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Christine Lagarde - Imagoeconomica
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Christine Lagarde - Imagoeconomica
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Matteo Renzi, Christine Lagarde e Barack Obama - Imagoeconomica
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Christine Lagarde e Giulio Tremonti - Imagoeconomica
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Christine Lagarde e Luca Cordero di Montezemolo - Imagoeconomica
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Christine Lagarde e Yanis Varoufakis - Imagoeconomica
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Christine Lagarde nel 2001 - Imagoeconomica
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Danièle Nouy - Imagoeconomica
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Danièle Nouy - Imagoeconomica
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Danièle Nouy - Imagoeconomica
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Danièle Nouy - Imagoeconomica
Pier Carlo Padoan, Daniele Nouy
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Danièle Nouy e Pier Carlo Padoan - Imagoeconomica
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Danièle Nouy - Imagoeconomica
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Danièle Nouy - Imagoeconomica
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Danièle Nouy - Imagoeconomica
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Danièle Nouy - Imagoeconomica
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Danièle Nouy - Imagoeconomica
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Fed, yellen
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Pier Carlo Padoan, Daniele Nouy

Sono tra le donne più influenti del mondo. Guidano le più importanti istituzioni della finanza internazionale. Eleganti, sobrie, incisive, non rinunciano alla loro femminilità né allo stile quando si tratta di moda. Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, Christine Lagarde, presidente del Fondo Monetario Internazionale e Danièle Nouy, capo della Vigilanza della Banca Centrale Europea si muovono con passi fermi in un mondo dominato dai uomini.

Yellen e Lagarde sono nella classifica della rivista Forbes delle donne più potenti del mondo da qualche anno. E non hanno intenzione di spostarsi, nonostante i rumors di nuove nomine.

YELLEN E LA PASSIONE PER LA FINANZA 

Yellen è la prima donna presidente della Federal Reserve in 100 anni di storia. Ex professoressa, è economista laureata all’Università di Yale, ma coltiva un forte interesse per le comunicazioni. Suo padre era medico a Brooklyn. Secondo Forbes, la passione per le finanze è nata quando ha sentito le parole del Premio Nobel per l’Economia James Tobin sul lavoro accademico e il servizio pubblico.

Ha 70 anni, le piace cucinare e fare passeggiate in mezzo alla natura. È sposata con l’economista e premio Nobel George Akerlof, conosciuto tra i corridoi della Fed. I due hanno figlio: Robert Akerlof, professore di Economia all’Università di Warwick.

La rivista Time la chiama “The Sixteen Trillion Dollar”. Non perde tempo a scegliere cosa indossare: indossa quasi sempre tailleur in tonalità scure. In un’intervista ha detto che il colore nero la fa sentire comoda e sicura. Capelli bianchi, molto speso usa sciarpe e foulard colorati. Ha detto che l’unica concessione sulle mise è una collana dorata firmata Vacheron Constantin per dare luce al suo viso.

LAGARDE E LA LEZIONE DEL NUOTO

Nata a Parigi nel 1956, Christine Lagarde è figlia di un’insegnante e un professore universitario. Suo padre è morto quando lei aveva 17 anni. Dopo non aver passato due volte l’esame di ingresso alla Scuola Nazionale di Amministrazione francese, è riuscita a cominciare gli studi con successo. Ha frequentato la Holton-Arms School del Maryland e l’Università di Parigi. Negli Usa ha collaborato con un congressista repubblicano e ha lavorato nel settore privato fino al 2005, quando è stata chiamata da Jacques Chirac per presiedere il Ministero del Commercio francese. È la prima direttrice del Fmi riconfermata nell’incarico in 16 anni. Ha lavorato nello studio di avvocati Baker & McKenzie ed è diventata la prima donna direttrice. Dal primo matrimonio ha avuto due figli, a Chicago si è posata con un uomo d’affari britannico e oggi vive con un ex compagno dell’Università.

È astemia e vegetariana. Al Guardian ha confessato che applica in politica il grande insegnamento degli anni in cui gareggiava in nuoto sincronizzato a livello nazionale: “Stringi i denti e sorridi”.

Lagarde ha uno stipendio di circa 476.360 dollari. Non è di quelle donne che vestono sempre giacche scure, ma diverte con la moda. La stampa di moda la chiama la “french bourgeoisie” (borghese francese). In un’intervista in Francia, ha confessato che in fatto di moda si affida a tre pilastri: Chanel, Ventilo (una firma poco conosciuta) e Austin Reed, marchio inglese famoso per le giacche. Sulle borse, ha una passione per le Hermés, Louis Vuitton, Dior e Chanel.

NOUY E LA SORVEGLIANZA DI FERRO

Danièle Nouy si considera “dura ma leale”. A capo della Vigilanza della Banca centrale europea, ha il duro compito di   sorvegliare sulle 120 principali entità bancarie della zona euro. Nata a Rennes nel 1950, ha 40 anni di esperienza nella vigilanza bancaria e fama di essere discreta e implacabile. Ha un master in Diritto civile e amministrativo all’Università Panthéon-Assas di Parigi e una laurea in Scienze politiche e amministrazione pubblica all’Institut d’Etudes Politiques. Suo padre ha lavorato per anni nella Banca di Francia ed è lì dove Nouy ha cominciato la sua carriera professionale. Nella biografia ufficiale si legge che nel 1974 è stata supervisore della Commissione di Controllo delle Banche della Banca di Francia.

Secondo Le Monde, ha un’autentica dedizione per il lavoro. È chiamata dalla stampa francese la “madame di ferro”. Quando è arrivata alla Vigilanza Bce nel 2010, suo marito Jean-Yves Nouy si è licenziato dalla mutua di assicurazione Sham.

Capelli biondi corti, Nouy è molto sobria nel vestire. Privilegia le giacche e i pantaloni. Il tocco personale lo aggiunge con maglie dei suoi colori preferiti e ricorrenti: verde, giallo e turchese. Inseparabili gli occhiali grandi, il rossetto rosso e un ciondolo dorato con la forma di un cuore.

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