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Benedetto Ippolito About Benedetto Ippolito

Benedetto Ippolito è nato a Milano il 29 marzo 1973. E' sposato e ha due figlie. Si è laureato in Filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1998 dove ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca nel 2002, dopo aver frequentato il DEA all'Université de la Sorbonne-Paris IV dal 2000 al 2001. Già Consigliere d'Amministrazione della Fondazione Telecom Italia e Membro del Comitato Scientifico dal 2008 al 2011, attualmente è Professore e Ricercatore Confermato di Storia della Filosofia all´Università degli Studi Roma Tre. Insegna la stessa disciplina all'Istituto Superiore di Scienze Religiose all´Apollinare della Pontificia Università della Santa Croce di Roma. E' membro del Comitato Strategico dell'Ipalmo (Istituto per le relazioni internazionali tra l'Italia e i Paesi dell'Africa, America Latina, Medio ed Estremo Oriente) e Consigliere Direttivo del Cisem (Centro Interdipartimentale di Studi sull'Etica in ambito Militare). E´ componente, inoltre, del Comitato Economico Sociale della Fondazione Craxi e del Comitato tecnico-scientifico del Cesma (Centro Studi Militari Aeronautici). Già collaboratore di "Formiche", "Mondoperaio", "Foglio", "Avvenire" e "Riformista", è autore di numerose pubblicazioni scientifiche. E´ iscritto alla Sispm (Società Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale) e alla Sfi (Società Filosofica Italiana).

La vecchia fragilità del nuovo Obama

Il discorso sullo Stato dell'Unione di Barak Obama, tenuto a Washington ieri davanti al Congresso, passerà alla storia come il grande annuncio della svolta. In effetti, l'economia americana cresce, la recessione derivata dal crack finanziario del 2008 è superata e ci sono chiari segnali di ripresa. Il presidente con soddisfazione ha potuto vantare un aumento dell'occupazione che riporta il Paese…

Perché Casini al Quirinale non è un'eresia

La partita vera del Quirinale ormai è aperta, anche se i tempi sono ancora lunghi e il percorso solo all'inizio. In tutti i partiti sono in corso trattative interne finalizzate ad evitare, anzitutto, l'enorme collasso del sistema consumatosi in aula nel 2013. Un passo importante, nella definizione delle alleanze, è stato indubbiamente l'incontro avvenuto ieri a Milano, nei pressi della…

Perché è un suicidio essere pacifisti

"Lo stato di guerra è uno stato di inimicizia e distruzione. E perciò chi dichiara con parole o azioni un proposito meditato riguardo alla vita di un altro uomo si pone in uno stato di guerra contro colui al quale ha dichiarato una tale intenzione, essendo giusto e ragionevole che io abbia il diritto di distruggere chi mi minaccia di…

Il Papa, Charlie Hebdo, la libertà religiosa e il dovere del limite

Il mondo è diventato una polveriera. Dopo gli attentati della scorsa settimana a Parigi non si fa che intensificare ovunque il rischio di emulazione. Una grande diffidenza, inoltre, regna tra noi. Nessuno si fida più degli altri. Per un verso si ha paura di chi ci sta accanto, perché ci appare, come diceva Marc Augé, il nostro sconosciuto più vicino;…

Isis e terrorismo, perché Renzi non mi ha convinto in Europa

La storia umana ha assistito in questi giorni a un grande cambio di civiltà. Indubbiamente questo è il fatto complessivo più importante di cui oggi bisogna prendere atto. Stiamo vivendo, infatti, un vero e proprio “salto di paradigma”, come lo avrebbe definito Thomas Kuhn. L’11 settembre ha generato la prima grande scossa che adesso si è tradotta in una situazione…

Solo l'ateo uccide in nome di Dio

La verità religiosa e la fede personale sono due cose diverse. La religione è una verità che ha il carattere del sacro. La fede, invece, chiama in causa la singola persona, e le sue convinzioni e certezze esistenziali assunte davanti a Dio. Uno dei tratti caratteristici della tradizione cristiana è che non si devono confondere questi due aspetti, e nel…

Charlie Hebdo, come reagire alle forze del male

Le malattie più gravi sono quelle più subdole. Senza sapere che ne sei afflitto, ti distruggono piano piano. L'espansione del terrorismo internazionale opera allo stesso modo nelle nostre democrazie: penetra come un male cronico, si alimenta di fattori positivi, come sono le religioni, e poi sfocia in attentati violenti e mortali. Oggi, l’assalto alla sede del settimanale satirico francese Charlie…

Pregi e difetti del programma di Matteo Salvini

Siamo all'inizio di un anno politico turbinoso. Il nodo del Quirinale, dopo il pratico annuncio di Giorgio Napolitano, ormai è all'ordine del giorno, mentre il Patto del Nazareno subisce la scossa della riforma fiscale. È molto difficile fare un bilancio di previsione. È molto difficile soprattutto perché le incognite sono tantissime, e, cosa per nulla trascurabile, il Paese è tormentato…

Jobs Act, una riforma bella e impossibile

Non c'è cosa più urgente e difficile che riformare il diritto del lavoro. Almeno nel mondo moderno, infatti, per qualsiasi governo di qualsiasi colore non esiste materia più scivolosa e complessa che quella riguardante le leggi che regolano il rapporto tra 'promotori' e 'operatori' professionali. Ma nessuna società può sopravvivere senza mutare visione delle cose. Un caso vale per tutti:…

Come sconfiggere il nuovo terrorismo

La parola "terrorismo" ci fa tornare in un baleno agli anni '70. Allora, dopo il fallimento dei moti sessantotteschi, si creò un decennio abbondante di lotta armata che rappresenta per molti versi l'essenza funesta del '900 e una vergogna nazionale, in un secolo dominato da deliranti contrapposizioni ideologiche. Anche la DC e il PCI furono trascinati all'interno della logica dello…

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