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Carlo Costalli About Carlo Costalli

Nato a S. Casciano Val di Pesa il 17 dicembre 1948, Carlo Costalli è, dal 2001, Presidente generale del Movimento Cristiano Lavoratori. Costalli ricopre anche altre cariche, quali quelle di Presidente Patronato Sias, componente del Cnel e dell’Osservatorio dell’Associazionismo presso il Ministero del Lavoro. Laureato in Scienze Politiche, e proveniente dalla gioventù Aclista, Costalli è nel Movimento Cristiano Lavoratori dal 1972, anno della sua fondazione, dove ha ricoperto i seguenti incarichi: Segretario nazionale, Responsabile dell'Ufficio Esteri ed Emigrazione, Responsabile dell'Ufficio Prblemi Sociali e del Lavoro, Vice Presidente nazionale. Costalli è stato componente del CGIE, Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, dal 1991 al 1998 e componente del Comitato Esecutivo dell'UELDC, Unione Europea dei Lavoratori Democratici Cristiani, per nove anni.

Come far lievitare davvero l'occupazione

La disoccupazione torna a salire, nonostante le roboanti previsioni del ministro Poletti – peraltro già smentito a suo tempo a proposito di Garanzia giovani –: il sistema Italia è ancora sull’orlo del baratro, come dimostrano i dati sul tasso di disoccupazione che, dopo il calo di gennaio, è tornato a crescere portandosi al 12,7%, con una contrazione che ha colpito…

Perché il ddl Cirinnà snatura l'istituto matrimoniale

Sono radicalmente contrario allo snaturamento dell’istituto matrimoniale, così come sono contrario a qualsiasi pratica che abbia come vittime i soggetti più deboli: i bambini e le donne. I figli non si pagano e gli uteri non si affittano. Si vogliono equiparare le unioni gay al matrimonio, consentendo anche di accedere a meccanismi di filiazione innaturale, legittimando il ricorso all’utero in…

La rivoluzione della donna nella Dottrina sociale della Chiesa

Sono onorato di presentare anche quest’anno il Rapporto dell’Osservatorio Cardinale Van Thuan sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo, giunto alla sesta edizione. L’anno di riferimento di questo Rapporto 2014 è il 2013, un anno molto particolare e importante perché ha visto lo straordinario atto di rinuncia al pontificato di Benedetto XVI e l’elezione a Sommo Pontefice di Papa Francesco.…

Il passo avanti (poco coraggioso) del Jobs Act

Gradualità, tanta gradualità, anche troppa, al di là dei roboanti slogan del premier Renzi. La precarietà del lavoro non si cancella con un decreto come fosse una bacchetta magica, meno che mai si può ragionevolmente pensare che questo basti per superare tutti i problemi dei nostri giovani. Nel suo complesso il Jobs Act rappresenta indubbiamente un passo avanti e tuttavia…

chiesa

Perché la Dottrina sociale della Chiesa è una forza sempre attuale e dirompente

“Questa economia uccide” è il titolo che Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi hanno voluto scegliere per il libro che oggi presentiamo. Il volume è dedicato alla visione sociale ed economica di Papa Francesco, che approfondisce così come emerge dalla Evangelii Gaudium e dai numerosi interventi nei quali il Papa ha affrontato ed approfondito tali tematiche, compresa un’inedita illuminante intervista dello…

Sulle Popolari atto illiberale del governo Renzi. Il commento di Costalli (Mcl)

La democrazia in una società complessa come quella moderna si può colpire anche con provvedimenti legislativi che riguardano il sistema del credito. E proprio questa sembra essere l’intenzione del governo Renzi con il provvedimento che, sotto l’ennesimo nome in inglese “investment compact”, è stato presentato - abilmente su il Corriere della Sera - come finalizzato ad “attrarre capitali, sbloccare il…

Lo stato dell'integrazione dei Balcani occidentali in Europa

Il MCL ormai da tempo guarda all’integrazione europea dei Balcani occidentali come un traguardo fondamentale nel cammino verso il completamento della costruzione della casa europea e lavora per individuare nuove politiche di sviluppo e cooperazione in questi Paesi, che ancora stanno pagando il conto della dittatura comunista e delle guerre. Dopo che il 1° luglio scorso l’Albania ha ottenuto dall’Ue…

Perché la manovra di Renzi è poco incisiva

Non aspettiamoci miracoli dalla legge di stabilità che ci è apparsa fin dall’inizio sbagliata alla radice. La manovra, che avrebbe dovuto far uscire un’Italia sfinita dalle secche della recessione, e' infatti sbagliata per tre motivi: perché tradisce clamorosamente l’impegno di tagliare, ‘cum grano salis’, l’enorme montagna della spesa pubblica; perché non stimola gli investimenti; perché ruba il futuro ai giovani…

I veri riformisti non sono uomini soli al comando

Ciò che oggi occorre è un patto “sulle regole”, sostanziale più che formale, che individui sedi di confronto sulle grandi scelte strategiche dell’economia e della società; strumenti per governare gli effetti sociali delle trasformazioni; nuove e più adeguate regole di tipo partecipativo e collaborativo nelle relazioni industriali e nei rapporti, anche con il governo, per approfondire ed individuare forme di…

Proposte utili per un patto pro crescita e anti disoccupazione

In base ai recenti dati Istat, il Pil italiano è calato dello 0,2% e, dopo oltre 50 anni, l’Italia è in deflazione. Come se non bastasse già questo, dopo i dati negativi sulla fiducia delle imprese e dei consumatori, arriva un'altra doccia fredda: la disoccupazione balza al 12,6%. Questi dati allarmanti dimostrano che nella situazione attuale l’Italia non riesce a…

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