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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

La Cina ha fatto cilecca su Covid e mattone. Ma non cambierà idea, dice Forchielli

Vaccini farlocchi, un sistema sanitario che non può stare al passo con i contagi e una bolla immobiliare che è meglio tenere in vita piuttosto che farla esplodere. L’imprenditore ed economista spiega a Formiche.net che cosa non ha funzionato in Cina in questi tre anni. E perché l’alleanza con Mosca non è in discussione

Il payback fa male alle imprese (e all'innovazione). La proposta di Fortunato

Ogni anno molte imprese debbono concorrere al ripiano della spesa regionale diretta, legata all’acquisto di farmaci. E adesso, tra postumi della pandemia e inflazione alle stelle, il conto rischia di essere ancora più salato, mandando un messaggio sbagliato alle aziende che investono in Italia. Ma per il docente di diritto amministrativo, la soluzione c’è

Meno Pil, più inflazione. Il Mezzogiorno torna indietro. Parola di Svimez

Presentata alla Camera l’indagine 2022 che aggiorna l’economia e le prospettive del Sud ai tempi della guerra e dell’impennata dei prezzi, che da sola genererà quasi 800 mila nuovi poveri. E togliere il reddito di cittadinanza avrà conseguenze importanti

Tra crescita e investimenti c'è la giustizia. La Puglia e il Pnrr a rischio

Il nuovo stop del Tar ai lavori per lo snodo ferroviario di Bari, finanziati dall’Europa, getta un’ombra ancora più lunga sul futuro del Recovery Plan italiano. Investimenti, posti di lavoro e Pil sono in balìa di una giustizia non sempre sintonizzata con il progresso. Non c’è una cura, ma qualcosa si può fare…

Baratto cinese. Evergrande pagherà i creditori con le azioni (forse)

Il gruppo più indebitato della Cina e simbolo del collasso del mercato immobiliare ha proposto ai risparmiatori di acquistare azioni delle controllate quotate, senza rivalersi sul patrimonio della società. La risposta è sì, ma a un patto: che l’azionista Hui Ka Yan garantisca il tutto con due miliardi di tasca sua

Manovra d'emergenza. Quei limiti che Meloni (non) poteva superare secondo Nicola Rossi

Intervista all’economista dell’Istituto Bruno Leoni ed ex parlamentare. Questa legge di Bilancio ha delle cose buone, a cominciare dal senso di cautela e responsabilità che la permea. Ma sul fisco la strada è lunga e se si vuole immaginare una riforma degna di questo nome bisogna cominciare a lavorare subito

 

Per le criptovalute la ricreazione è finita. La mossa di Giorgetti e il ruolo della Consob

La manovra Giorgetti-Meloni porta in dote la prima vera forma di regolamentazione e tassazione sulle monete virtuali. Ma la Commissione per la Borsa, già da tempo aveva sollevato il tema dell’assenza di regole e del rischio per il risparmio

La Bce usi i guanti sui tassi. Parla Messori

Intervista all’economista e saggista della Luiss. Controllare l’inflazione per mezzo della politica monetaria può portare alla recessione, per questo Francoforte deve essere cauta sul costo del denaro. La manovra italiana? Ci sono cose che non vanno, dall’Ue mi aspetto preoccupazione ma non una bocciatura

Missione Mps. Le due strade di Giorgia Meloni per Siena

Archiviato l’aumento di capitale, per l’esecutivo è tempo di capire tempi e modi per il passaggio di mano e l’uscita da Rocca Salimbeni. La prima opzione è chiamare le banche intorno a un tavolo, utilizzando la testa di ponte delle fondazioni ormai azioniste. La seconda è comprare tempo, in attesa che il cavaliere bianco venga da sé

Game over sul mattone cinese. Evergrande restituisce terreni al governo

Pechino aveva sperato che l’espansione immobiliare potesse fungere da turbo per il Pil del Dragone. Ma le cose sono andate diversamente e adesso il colosso cinese è costretto a restituire i terreni su cui non è stato capace di realizzare i progetti. E c’è anche un caso Versailles…

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