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Da De Gasperi all’IA: come si scrive la storia. Lezioni di futuro
L’Europa (in)difesa. Tutte le mosse di Bruxelles

Gianmarco Volpe About Gianmarco Volpe

Gianmarco Volpe è nato ad Avellino il 16 dicembre del 1985. Vive a Roma, dove lavora come giornalista e analista di politica internazionale. Racconta e commenta, in particolare, gli sviluppi politici ed economici nei paesi arabi per varie testate nazionali ed estere. Ha diretto il desk Medio Oriente e Nord Africa del Centro Studi Internazionali e svolto attività di consulenza per la Nato e la Marina Militare.
sisi, terrorismo

L’Egitto dice Sisi ma l’astensione è un segnale da non sottovalutare

Trionfo doveva essere e trionfo è stato, ma macchiato da un’astensione tornata a livelli critici. La riconferma di Abdel Fattah Al Sisi alla presidenza dell’Egitto non è mai stata in discussione. I risultati preliminari del voto di questa settimana annunciati poco fa dal quotidiano statale Al Ahram parlano di un vero e proprio plebiscito: al capo dello Stato uscente è…

Al Sisi spera nel plebiscito in un Egitto (apparentemente) rassegnato

Si è chiusa ieri sera la tre giorni delle elezioni presidenziali egiziane. L’attenzione dei media internazionali verso l’evento è stata certo maggiore rispetto a quella con cui i locali hanno seguito le operazioni di voto. Sul punto principale non v’è infatti alcun dubbio: Abdel Fattah al Sisi, il presidente in carica, otterrà un nuovo mandato quadriennale battendo il suo semi-sconosciuto…

La partita libica si gioca nel Fezzan. Ecco perché l’Italia è spettatore interessato

Nel marzo del 2017 l’Italia si faceva garante di un’intesa tra le tribù del Fezzan, nel sud della Libia. L’accordo, sotto la supervisione del ministro dell’Interno Marco Minniti, arrivava al termine di una maratona di 72 ore di colloqui segreti al Viminale e veniva definito dalle parti coinvolte come “un fatto di sangue”. Uno sforzo diplomatico che, da solo, basta…

L’attentato al premier palestinese. Così fallisce la riconciliazione nazionale

Le esplosioni nella Striscia di Gaza sono all'ordine del giorno. Ma quella che questa mattina ha colpito il convoglio a bordo del quale viaggiava il primo ministro palestinese, Rami Hamdallah, rischia di pesare come un macigno sul fragile processo di riconciliazione tra le fazioni di Fatah e di Hamas e, di conseguenza, sugli equilibri politici regionali. Le prime notizie riportate…

trump, Qatar, dollaro,

Perché Donald Trump non cambierà idea su Gerusalemme

Non basteranno gli appelli dei leader arabi, né il mancato appoggio di quelli europei e certamente non l’ondata di proteste che negli ultimi giorni ha attraversato il Medio Oriente da una parte all’altra: sul riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele Donald Trump non arretrerà di un centimetro. Il presidente statunitense e la sua squadra sono infatti convinti che quello imboccato…

Ali Abdullah Saleh

Cosa succederà dopo la morte di Ali Abdullah Saleh in Yemen

Difficile fugare la sensazione di déjà vu che accompagna le immagini del corpo senza vita di Ali Abdullah Saleh (nella foto), ex presidente yemenita. L’assembramento della folla, le grida di giubilo, il cadavere strattonato e il volto tumefatto: tutto riporta alla mente la fine di Muammar Gheddafi nel 2011. Due uomini di potere, Saleh e Gheddafi, che costruiscono i rispettivi…

Cosa cambia con la revoca del mandato d'arresto europeo a Puigdemont

Il ritiro del mandato d’arresto europeo nei confronti del “president” catalano Carles Puigdemont e dei suoi consiglieri è stato commentato da qualche osservatore come un primo, inatteso, segnale di distensione da Madrid. Un segnale che arriva all’inizio della campagna elettorale in vista del voto del 21 dicembre prossimo - quando i catalani saranno chiamati a eleggere un nuovo parlamento, un…

Donald Trump

La vittoria di Trump? Una Waterloo per sondaggisti e opinionisti

Lo dico: sono tra i tanti che per una serie di ragioni ritenevano estremamente improbabile una vittoria di Donald Trump. In America, sostenevo, devi intercettare il voto dei moderati e delle minoranze, e questi vanno alla Clinton. Mi sbagliavo, e con me tutti gli altri, per tre motivi fondamentali. Il primo è che i vecchi schemi di previsione del voto,…

L’Italia può davvero scegliere di non intervenire in Libia?

Buona parte della stampa italiana non ha resistito alla tentazione di strutturare dialetticamente il dibattito sulla crisi libica. Ovvero: da un lato gli “interventisti”, dall’altro i “pacifisti”. La novità di questo secolo sembrerebbe costituita unicamente dalla corposa linea complottista, la cui ostinata opposizione al coinvolgimento italiano in Libia deriva dall’idea che lo Stato islamico sia null’altro che un figlio illegittimo…

Arabia Saudita, tutti gli effetti della morte di re Abdullah

I sudditi del regno saudita hanno saputo della morte del loro sovrano Abdullah bin Abdulaziz al Saud quando i canali televisivi, attorno all’una del mattino di venerdì, hanno interrotto le trasmissioni per lasciar spazio alla lettura di passi del Corano e a immagini della Kaaba, alla Mecca, il luogo più sacro dell’Islam. La notizia era attesa e ci ha messo…

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