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Da De Gasperi all’IA: come si scrive la storia. Lezioni di futuro
L’Europa (in)difesa. Tutte le mosse di Bruxelles

Roberto Pellegatta About Roberto Pellegatta

Roberto Pellegatta è esperto di sistemi e politiche scolastiche, dopo essere stato insegnante per 19 anni e preside di scuole superiori statali per altri 23 anni. Ha partecipato a tutte le più significative tappe della scuola italiana degli ultimi decenni, dai distretti scolastici fino al 1991, ai vari tentativi di riforma per i quali è stato spesso nelle commissioni ministeriali, di solito con posizioni critiche sulla distanza che i vari progetti contenevano rispetto ai bisogni educativi e culturali della scuola reale e dei giovani. Con diversi amici presidi ha fondato nel 2001 Di.S.A.L., l'Associazione professionale di dirigenti scolastici di scuole statali e non statali oggi diffusa in Italia e attivamente presente anche presso il Ministero dell'Istruzione, restando presidente fino al 2013. Dopo averla avviata, attualmente è direttore della rivista "Dirigere scuole" pubblicata dall'Editrice Tecnodid, che raccoglie, unica nel suo genere, le migliori riflessioni nazionali ed europee sulla professione direttiva delle scuole.

Le elezioni nessuno le vuole: ne paga sempre la scuola !

Non è vero ! Non è solo allo stato che la scuola non importa, come sosteneva qualche giorno fa Chiara Saraceno. Come già più volte sostenuto in queste pagine, è a tutta una comunità nazionale, a tutte le istituzioni pubbliche e private, a tutti gli organismi del primo, secondo, terzo e … non so se anche quarto settore che la…

Coronavirus. Ma la scuola italiana riapre o no? Precari, esami, paritarie, fase 2: le urgenze da affrontare

In Germania, Danimarca, Francia e Spagna è già stato annunciato che riaprono le scuole dal 4 maggio. In forme diverse, con le accortezze necessarie e gli scaglionamenti utili, ma riaprono. Invece da noi oggi (ieri, ndr) leggiamo sulla pagina personale Facebook del ministro Azzolina che “si sta istituendo un tavolo tecnico di esperti per valutare cosa fare”. Sarà perché l’ufficio…

Rottura Miur-sindacati ? Forse una buona notizia…

Sul concorso, Azzolina non ceda sul merito Dopo le dichiarazioni ministeriali – negli ultimi giorni poco confortanti – sul futuro del reclutamento dei docenti statali, un segnale imprevisto (e  forse positivo) arriva da Viale Trastevere: durante la trattativa in corso sui concorsi da emanare per il reclutamento in ruolo di 70mila insegnanti, pare che il ministero si sia dimostrato “irremovibile”…

Reclutamento docenti statali: dal ministero non cambia nulla

Che il M5s non abbia grande simpatia per le autonomie in genere è risaputo, sia che si tratti di autonomie regionali che di autonomia scolastica. La natura statalista del Movimento ha avuto modo in questi anni di manifestarsi regolarmente, anche rispetto a quel tipo di autonomia costituita dalle scuole pubbliche non statali. Quindi il ministro Azzolina, come rappresentante dei 5…

Ma è vero che il precariato sparisce ? Storia di un decreto spacciato per risolutivo

Il tormentone di un decreto che non mette fine al precariato Il capo dello Stato ha firmato il decreto scuola, che viene magnificato come la soluzione del precariato. Ma è proprio così? Ecco cosa contiene il dispositivo 1.  Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 10 ottobre e firmato l’altro ieri dal presidente Mattarella prevede, tra l’altro, in…

Clima, giovani in piazza e Governo: qualche domanda…

Ieri piazze piene di giovani studenti e universitari, tutti “contro” qualcosa o qualcuno: ma alla fine “contro” chi ?  E oggi quella fanciulla che di solito ha lo sguardo irato e severo, Greta, oggi entusiasta per come in Italia si sono riempite le piazze, avrà saputo da qualcuno del potente aiuto organizzativo ricevuto dal Ministro Fioramonti e dalle centinaia di…

100 euro, professione docente e riforme

La proposta ministeriale appare precaria: è più facile (se arriveranno) dare i 100 euro promessi che ripensare la professione dell'insegnamento. La proposta di Fioramonti è buona, anche se improbabile. Tuttavia il provvedimento più dirompente (e necessario) è la riforma della professione Quindi 960 milioni, dei tre miliardi che il neoministro Fioramonti vuole chiedere al bilancio dello Stato per la scuola,…

Da “Dirigere scuole”: la rivoluzione che fa bene. Ripensare la scuola come impresa sociale

  La scuola va ripensata come impresa sociale, sulla base delle esigenze di chi vi lavora e del servizio che offre. Un’ovvietà? In Italia no 1.  Mentre vengono fatte finalmente le ultime nomine dei dirigenti scolastici vincitori di un concorso che durava da quattro anni e mentre vengono pagati finalmente ai dirigenti scolastici statali gli aumenti di un contratto firmato…

Educazione civica a scuola: nessuna vera novità

L’educazione civica è legge: 33 ore l’anno senza un docente specifico di riferimento e con dentro di tutto: dalla Ue allo sviluppo sostenibile. Difficile obiettivamente dissentire dalle dichiarazioni di Camilla Sgambato, responsabile scuola del Pd, fatte ieri al Senato in sede di varo della nuova legge sull’educazione civica a scuola. E difficile è pure condividere gli osanna di certi editoriali…

Calo demografico, iscrizioni alle scuole e scelte degli studenti

Come trasformare la crisi in opportunità I dati appena resi pubblici dal Miur per il nuovo anno scolastico 2019/2020 confermano il forte calo di iscrizioni, l’aumento del tempo pieno (siamo al 42% delle domande della primaria) e l’aumento della scelta dei licei (54,6% degli studenti, con tanto di ripresa del classico), con l’aumento delle richieste per i licei a 4…

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