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Terapia in fumo

Con 600 voti favorevoli, 35 contrari e 32 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato la relazione di Giusto Catania (Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica), sulla lotta alla droga. In questo documento si consente la riconversione delle colture di sostanze stupefacenti per fini terapeutici. Tuttavia il Parlamento Ue ribadisce la necessità di mantenere costantemente queste colture sotto “strettissimo controllo”. Le sostanze citate nella relazione sono i derivati del papavero e delle foglie di coca.
Da oggi, dunque, l’invito agli Stati membri ad esplorare “formule di collaborazione con le organizzazioni della società civile europea impegnate nella promozione di sostanze derivate dalla foglia di coca destinate esclusivamente a usi legali”. Lo scopo è sottrarre “materia prima, alla lotta internazionale contro il narcotraffico, garantendo allo stesso tempo l´uso sicuro di tali sostanze”.
Il primo progetto per osservare l’effettiva funzionalità di tale decisione si chiamerà “Il papavero per la medicina”: l’esperimento vuole convertire alcune coltivazioni illegali di papavero esistenti in produzioni industriali di antidolorifici.
Ma la decisione di oggi non si limita all’aspetto terapeutico, ricordando anche come nella maggior parte dei casi quelle stesse sostanze costituiscono gravi rischi per la salute mentale e fisica. Dunque, il Parlamento Ue ha sollecitato campagne d´informazione, attraverso un partenariato con i vecchi e nuovi media, e non ha dimenticato di ricordare il ruolo delle chiese e le comunità religiose nella lotta alla droga. Per questo motivo, all’interno di ogni Stato membro, l’esperienza di questi due ultimi soggetti “dovrebbe essere tenuta presente nella formulazione, nell´attuazione e nella valutazione delle politiche in materia di droga”.
Ma non è tutto. Presto sarà costituito un Forum della società civile sulla droga come “un ampio spettro e un equilibrio delle opinioni”, per la conoscenza, la comunicazione, il dialogo e il confronto su temi come la prevenzione e la riabilitazione. Questo Forum parteciperà anche alla valutazione del piano d´azione dell´Ue in materia di droga (2005-2012).
Ora la questione passa all´Agenzia europea per i diritti fondamentali. Il Parlamento Ue, infatti, l’ha invitata ad effettuare uno studio sugli effetti delle politiche antidroga. L’obiettivo è capirne l´efficacia, ma soprattutto se, e in che misura, “abbiano oltrepassato il limite e costituiscano una violazione dei diritti individuali”.
Il Parlamento, quindi, chiede agli Stati membri di basare le politiche in materia di droga “su prove scientifiche solide” e di potenziare le attività comuni e i servizi esecutivi comuni tra i servizi di polizia e le organizzazioni della società civile.
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