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“Caro benzina”: il lusso di fare il pieno

1,49 euro al litro: il “caro-benzina” è di nuovo all’ordine del giorno. Così il diesel, che è salito a 1,489 euro. Basti pensare al petrolio che sfonda quota 127 dollari a barile. I rincari sarebbero stati dettati – secondo Quotidiano Energia – dai cambiamenti effettuati direttamente sui listini di numerosi marchi presenti in Italia.
Dunque, se a preoccupare l’italiano è il pieno di benzina alla macchina, Ilsole24ore cerca di porre rimedio pubblicando sul suo sito l’elenco delle cosiddette “pompe bianche”. Sono distributori senza marchio, gestiti da piccoli imprenditori che – come spiega il quotidiano economico – “grazie a una gestione autonoma dell´impianto, e a prezzi di rifornimento ridotti da parte delle compagnie petrolifere (si parla di 150 euro ogni mille litri contro i 35 concessi agli impianti tradizionali) possono smaltire i costi di vendita”.
Ma il divario non è solo tra “distributori di casa nostra”. La differenza di prezzo è lampante soprattutto rispetto alle medie europee. Non era servita a molto la precedente richiesta inoltrata da Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, al governo, con l’obiettivo di “verifiche, controlli e sanzioni, politiche di incentivazione per l´utilizzo di fonti alternative agli attuali carburanti e l´accelerazione del processo di liberalizzazione dell´intero settore”. Tuttavia, dopo gli eccessivi aumenti, il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha convocato urgentemente per oggi pomeriggio i petrolieri. L’obiettivo è capire come risolvere una questione che contribuisce ad assottigliare inesorabilmente il portafoglio degli italiani.
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