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Confindustria, Squinzi mette la freccia

Giorgio Squinzi è sempre più vicino alla successione di Emma Marcegaglia.
Da giorni i consigli direttivi delle Unioni industriali e delle associazioni regionali sono al lavoro per esprimere un parere su chi dovrà succedere alla guida di viale dell´Astronomia.
 
A dare il via ai consensi a Squinzi, che si contende la presidenza con Alberto Bombassei, era stato il Comitato Mezzogiorno di Confindustria, che riunitosi a Roma venerdì scorso con la presenza di tutti i presidenti in rappresentanza delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, si è espresso all´unanimità per la candidatura di Giorgio Squinzi alla presidenza di Confindustria.
A questi sono seguiti i consigli direttivi di Unindustria e Confindustria Lazio che, in seduta congiunta, hanno dato mandato al presidente Aurelio Regina, di presentare la candidatura di Giorgio Squinzi alla commissione di designazione dei tre saggi.
 
Anche la Liguria si è schierata con Squinzi, come ha sottolineato il presidente, Sandro Cepollina: “Il nostro orientamento che rappresenta la maggioranza delle territoriali -ha detto Cepollina- è rivolto verso Squinzi. Massimo rispetto per entrambi i candidati -ha concluso- ma Squinzi crediamo rappresenti al meglio le istanze delle piccole e medie imprese”.
 
La partita decisiva, però, si gioca in Assolombarda dove una larga maggioranza, circa l´80%, starebbe con Squinzi, lasciando un 20% di consensi a Bombassei.
La notizia, diffusa sabato, ha suscitato reazioni negative da parte dei sostenitori di Bombassei, e il presidente di Assolombarda Alberto Meomartini ha precisato in una nota che “Assolombarda non è un partito politico, non è un sistema che fa le primarie e deve mantenere la sua coesione. Non vota ma votano le singole persone”. Insomma, una presa di distanza anche se le indiscrezioni confermano l´appoggio all´ex presidente di Federchimica.
Nonostante ciò, tra i lombardi, il presidente degli industriali di Como, Francesco Verga, e Diana Bracco, ex numero uno di Assolombarda e Federchimica e ora delegata in Confindustria per la ricerca e l´innovazione, sono già scesi in campo per il patron della Mapei. Così come Federchimica e Federacciai.
 
Alberto Bombassei, patron della Brembo, da parte sua ha ricevuto sostegno oltre che dalla “sua” Bergamo anche dal Comitato di Presidenza della Confindustria Friuli Venezia Giulia. E di sicuro Bombassei, può contare sull´appoggio di Luca Cordero di Montezemolo e degli industriali a lui più vicini come Diego Della Valle.
 
Ad esprimersi ancora ufficialmente, importanti realtà regionali come Piemonte, Veneto, Toscana, Marche. La partita, dunque, sarebbe ancora tutta da giocare.
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