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Fondazioni e banche, le ipotesi top secret di Saccomanni e Visco

Tutti la cercano, tutti la vogliono. La Cassa depositi e prestiti è sempre più agognata.

L’accordo con Finmeccanica

Dopo aver acquisito il controllo di Ansaldo Energia da Finmeccanica in una sorta di parcheggio societario, in attesa dei coreani di Doosan, i dossier davvero in ballo o soltanto ipotetici non si contano per la società presieduta da Franco Bassanini e capitanata dall’amministratore delegato, Giovanni Gorno Tempini.

Il polo dei trasporti

Si vocifera ad esempio di una sorta di polo dei trasporti da far nascere da alcuni rami di Ansaldo Breda, che il gruppo Finmeccanica intende dismettere per concentrarsi su aerospazio, difesa e sicurezza. E c’è anche ci ha pensato a un ruolo della Cassa (posseduta all’80 per cento dal Tesoro e al 18 per cento dalle fondazioni bancarie) in Alitalia.

Il dossier rete Telecom

Lo stesso presidente della Cassa depositi e prestiti, Franco Bassanini, ha esortato ad esempio il legislatore a ipotizzare uno scorporo della rete fissa in rame di Telecom Italia per poter accelerare la realizzazione della banda ultra larga in fibra ottica. E, ovviamente, la Cdp si candida ad avere un ruolo visto che ha Cdp Reti già bell’e pronta e la partecipazione in Metroweb.

Bad bank alla spagnola

Ma negli ultimi giorni, in particolare dalla prima pagina del quotidiano il Messaggero, ieri con un editoriale dell’ex premier Romano Prodi e oggi con un intervento dell’economista Marco Fortis, si è lanciata – o meglio si è rilanciata – la proposta di una sorta di bad bank in cui far confluire i crediti cattivi degli istituti di credito che, una volta senza zavorra, non avranno scuse per erogare in maniera asfittica il credito ad aziende e cittadini: questa è la tesi dei proponenti. Ovviamente, come dicono esplicitamente i due economisti, nell’operazione non potrebbe non avere un ruolo la Cdp.

Ipotesi sgr per le fondazioni

Un’operazione fattibile ma non all’ordine del giorno, dicono fonti del Tesoro e della Banca d’Italia, quella della band bank alla spagnola. Piuttosto, secondo alcune indiscrezioni, c’è un’altra ipotesi al vaglio delle istituzioni finanziarie. Nelle riunioni congiunte fra ministero dell’Economia retto da Fabrizio Saccomanni e la Banca centrale governata da Ignazio Visco, per la stesura di una nuova normativa sulle fondazioni bancarie con l’obiettivo di far progressivamente calare il peso degli enti creditizi negli istituti, si sta affacciando l’ipotesi di costituire delle sgr (società di gestione del risparmio) alle quali le fondazioni bancarie possano conferire una parte delle azioni detenute nelle banche. Sgr in cui avrebbe un ruolo, ovviamente, anche la Cassa.

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