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Washington torna a bacchettare l’Italia sulla Difesa

Gli Stati Uniti continuano a criticare l’Italia sull’annunciato taglio del governo alle spese militari. L’occasione è stata la presentazione di “Dove va il mondo” (Guerini e Associati), ultimo lavoro del professor Giulio Sapelli, presentato ieri al Centro Studi Americani.

CHI ASCOLTAVA IL MONDO RACCONTATO DA SAPELLI. LE FOTO DI PIZZI

Al tavolo dei relatori sedeva infatti Kathleen Doherty, vice capo missione dell’ambasciata Usa in Italia, che ha posto l’accento sul declino politico e militare del Vecchio Continente e di Roma in particolar modo. L’Italia, ha spiegato nel suo intervento (qui il suo discorso completo), resta nei confronti degli Usa “uno dei partner più validi nel settore della Difesa“. Tuttavia il Paese “deve mantenere forti capacità militari per rispondere alle emergenti minacce alla sicurezza“. E per fare questo deve “investire di più“.

LA BACCHETTATA DI OBAMA
Un richiamo indiretto al programma F-35, che Palazzo Chigi vorrebbe ridurre ulteriormente. Nella sua recente visita in Europa e in Italia, Barack Obama, che guida l’Alleanza atlantica, ha bacchettato gli amici, ricordando che “la libertà ha un costo” e che gli Usa non possono farsi carico da soli della protezione di tutte le crisi globali.

LE PAROLE DI SAPELLI
Non è un giudizio tenero nemmeno quello che il professor Giulio Sapelli assegna alla politica europea e americana – o meglio occidentale, come preferisce sottolineare – degli ultimi anni, esprimendo tutto il suo disappunto per un presente – e la paura per un futuro – difficili da decodificare e comprendere.
Il saggio di Sapelli consente di snocciolare molte delle tematiche calde di queste ore, ascoltate nel corso della presentazione da nomi autorevoli del mondo politico, accademico, economico e diplomatico, come Paolo Savona, Giuseppe Guarino, Antongiulio de’ Robertis, Marta Dassù.

I DATI DEL RAPPORTO SIPRI SULL’ITALIA
Il nodo della Difesa resta centrale nel dibattito sulla crisi dell’Europa e i dati sono eloquenti: gli Usa devolvono il 4,35% del Pil in Difesa, mentre la media negli Stati europei si attesta intorno all’ 1,7%. Ancora peggiori i numeri italiani, con un taglio alla spesa militare del 26% rispetto al 2004, secondo un recentissimo rapporto Sipri, ricordato dal moderatore della serata, Paolo Messa.

LA FIDUCIA DEGLI STATI UNITI
La Doherty ha comunque espresso fiducia nel fatto che “il governo italiano intraprenderà gli investimenti necessari affinché il Paese resti leader nel promuovere la sicurezza in tutto il mondo“.

CHI ASCOLTAVA IL MONDO RACCONTATO DA SAPELLI. LE FOTO DI PIZZI

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