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Ecco i 50 progetti di Assolombarda per far volare Milano (si spera)

Cinquanta progetti per far volare Milano. Ne ha parlato Assolombarda in settimana in un convegno in cui si è tratto il bilancio di un anno di lavoro. Ma quali sono questi 50 progetti e sono replicabili per dare gas ad altre aree, magari più depresse, di questo Paese ferito? “I Progetti sono serviti per raccogliere le energie della città e per catalizzare gli interessi delle imprese – spiega il presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca – le energie sono positive in un quadro generale che comunque mostra luci e ombre. Quello che manca è una visione del futuro e stiamo provando a crearla”.

TRE PUNTI E PROGETTI PER SPICCARE IL VOLO

Il programma di Assolombarda è complesso e ambizioso: i progetti innanzitutto puntano a snellire tutte le procedure burocratiche, lavorando sulla fiscalità delle imprese o sui rapporti con la Pa. Poi c’è un ampio capitolo sulle start up e uno su internazionalizzazione e managerializzazione delle imprese già esistenti.
“Sono esattamente i tre punti principali nel programma per mettere le imprese al centro – spiega Rocca – da un lato la semplificazione, in collaborazione con Confindustria nazionale, di tutto l’ambiente normativo e fiscale, in modo da rendere l’Italia un posto dove fare impresa. Ma non basta: ci vuole poi un elemento differenziante. L’industria 4.0, la produzione in 3d, la digitalizzazione, la manageralizzazione, la crescita dimesionale e l’internazionalizzazione. E infine, abbiamo bisogno di un ecosistema fatto di start up”.

UN PAESE DOVE FARE IMPRESA SIA FACILE
Partiamo dalla semplificazione. “Il primo progetto che mi preme raccontare – afferma Rocca – è sulla regolarità dei tempi di pagamento. La fiducia pubblica si costruisce innanzitutto con la lealtà dei pagamenti nei tempi di legge. Ebbene, mentre lo Stato in un anno e mezzo ha pagato 32,5 miliardi di euro dei suoi debiti commerciali alle imprese, Assolombarda in pochi mesi con il suo Codice Italiano Pagamenti Responsabili ha associato 150 tra imprese ed enti, con oltre 200mila fornitori complessivi: per un volume di pagamenti tra privati entro i tempi di legge di oltre 63 miliardi di euro l’anno. Come si vede, se si vuole si può fare. Vogliamo che questo strumento di trasparenza si diffonda in tutta Italia”. Assolombarda ha anche puntato sulla sicurezza sul lavoro, formando in un anno 2.100 rappresentanti aziendali con 41 corsi in collaborazione con le istituzioni. E su giovani e scuola, “impegnandoci direttamente per sostenere e diffondere il contratto di apprendistato per l’inserimento dei giovani nelle aziende. Abbiamo realizzato accordi di rete in 6 settori coinvolgendo 100 imprese aderenti e 80 istituti tecnici e professionali su 141 del nostro territorio, con 3.500 studenti inseriti in progetti di alternanza scuola/lavoro”.

MILANO, START UP TOWN

Perché l’operosità lombarda ritrovi i vecchi fasti, Assolombarda ha investito con prepotenza sulle start up. “Vogliamo fare di Milano una Startup Town, e per questo da aprile 2014 abbiamo associato gratuitamente oltre 100 startup, due terzi delle quali innovative. Abbiamo inoltre attivato un desk dedicato alle start up per supportarle dalla fase di costituzione alla gestione quotidiana e aggregato 23 istituzioni e soggetti del mondo startup milanese per rendere più attrattivo il nostro territorio nei confronti di questa categoria di imprese”. Senza trascurare l’aspetto del trasferimento delle “idee dalle università alle imprese, sfruttando la nostra conoscenza del mondo produttivo per colmare le carenze del sistema, procedendo per filiere e organizzando sessioni di contatto tra idee/brevetti/spin-off”, in tre settori in particolare: Ict, manifatturiero avanzato, life sciences.

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