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Chi è Papi Jiang, la blogger censurata in Cina

Nonostante Twitter abbia in programma di conquistare anche la Cina, come evidenzia la recente nomina dell’ingegnere Kathy Chen a managing director del social network in Cina continentale, Hong Kong e Taiwan, la libertà di espressione di cui godono i cinesi non è in buona salute. Come ha dichiarato Chen, gli obiettivi di Twitter in Cina riguardano “nuovi mezzi messi a disposizione dei nostri inserzionisti, delle imprese, degli influencer, dei creativi e dei nostri partner”. Un piano di natura commerciale, insomma, finalizzato“a vendere spazi pubblicitari alle aziende cinesi che potranno così raggiungere i 300 milioni di utenti internazionali della piattaforma a cui i cinesi, dal 2009, non hanno accesso”, come ha raccontato Laura Magna in un articolo pubblicato da Formiche.net. Chen è uscita vittoriosa nella corsa all’ambita posizione, anche grazie ai legami che ha con il governo e il Partito comunista cinese.

UNA CELEBRITÀ DIGITALE

Chi non è riuscita a superare l’esame “morale” del regime cinese è, invece, la giovane blogger Papi Jiang, censurata lunedì 18 aprile e costretta a chiedere scusa per il tono sarcastico dei suoi video. Molto popolare nel mondo digitale – a differenza di Chen -, Jiang è considerata la “prima celebrità di internet in Cina”, secondo il sito The Beijinger. Con più di 290 milioni di visualizzazioni, i monologhi della ragazza sono diventati virali e le sono valsi una proposta di investimento pari a 1,8 milioni di dollari per pubblicare i suoi video con annessi annunci pubblicitari. Il quotidiano Global Times riferisce che i video di Jiang sono pubblicati sulle piattaforme Tencent, Youku e Bilibili e si aprono tutti con il naturale saluto: “Sono Papi Jiang, una donna che abbina la bellezza al talento”. 

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_JuP6ZLpqgU[/youtube]

RACCONTI DI VITA QUOTIDIANA

Papi Jiang è il nome d’arte di Jiang Yilei. Nata a Shangai nel 1987, Jiang si è laureata all’Accademia Centrale di Teatro di Pechino. Dopo i primi video pubblicati ad agosto dell’anno scorso, è diventata una delle blogger più seguite della Cina, raggiungendo gli otto milioni di follower in soli pochi mesi.

I video di Jiang non parlano di politica, ma di vita quotidiana. Con un linguaggio diretto e sarcastico, la giovane blogger scherza su come si svolge la vita quotidiana in Cina, non rinunciando, a volte, alla critica sociale. Le pressioni famigliari sulle donne per sposarsi, le diete per dimagrire, l’accento dei cinesi quando parlano inglese e il consumismo, sono alcuni dei temi più gettonati. Uno dei video più visualizzati racconta come la gente innamorata parli continuamente del proprio partner. Una sola volta Jiang ha toccato temi politici, ma senza tradire il suo stile, e ha dedicato un video ad alcuni scherzi sull’ex Presidente cinese Jiang Zemin

CENSURA CULTURALE

Tempo fa, alcuni dei suoi monologhi avevano cominciato a sparire misteriosamente dalla rete, ma ora la censura cui Jinag è stata sottoposta è stata ufficializzata dall’annuncio dell’Amministrazione statale di stampa, pubblicazioni, radio, cinema e tv, l’organo che controlla i contenuti culturali in Cina. È necessario che ritiri il linguaggio ripugnante e il contenuto volgare per potere tornare in rete”, si legge in un comunicato dell’ente riferito ai video e ai post di Jiang. Secondo fonti ufficiali, la ragazza utilizzerebbe troppi “termini profani”, che necessitano di essere adeguati agli standard comunisti cinesi. 

LE SCUSE 2.0 DI JIANG

Da lunedì 18 aprile è impossibile visualizzare i video di Jiang su Youku, la versione cinese di Youtube. Jiang ha chiesto scusa via Weibo, il Twitter cinese: “Sarò più attenta con le parole e le immagini,mi adeguerò alle richieste di rettifica dei miei video e trasmetterò energia positiva per tutti”, ha scritto. Così, in Cina, un altro blogger si piega alla dottrina del presidente cinese Xi Jinping che chiede ai media di subordinarsi ai valori del regime comunista. Anche su Twitter.

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