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Ecco come WhatsApp reagisce all’offensiva di Telegram e Skype

WhatsApp, il servizio di messaggistica con oltre 1 miliardo di utenti attivi, che ne usufruiscono quasi tutti da mobile, arricchisce le sue caratteristiche e lancia un’offensiva contro i servizi di messaggistica over the top rivali: Telegram, Skype, FaceTime, Hangouts, WeChat, iMessenger di Apple. Applicazioni per il computer, video chiamata, servizi B2C sono le novità già presentate o ancora in cantiere.

VIDEO CHIAMATE: GUERRA A SKYPE

Il sito Fone Arena è il primo ad aver riportato la notizia dei test eseguiti da WhatsApp per un’applicazione (ancora in versione beta) disponibile per Android che include l’opzione video chiamata. Un chiaro affondo contro Skype (di proprietà di Microsoft) e Snapchat, che a marzo ha aggiunto questa funzionalità, insieme alla chiamata audio e a una serie di nuove feature. WhatsApp (che ora è di proprietà di Facebook) ha introdotto le telefonate audio già dall’anno scorso.

LE APP PER DESKTOP: OBIETTIVO UTENTI BUSINESS

WhatsApp ha anche annunciato le nuove app per desktop (Windows 8 e Mac Os 10.9 e versioni superiori). Già attive, sono disegnate per sincronizzare l’account mobile con il computer, in modo più semplice ed efficiente rispetto a quanto si poteva fare finora, perché non occorre più passare per il web client WhatsApp Web, in quanto le nuove app hanno “supporto nativo”.

Anche questa evoluzione intensifica la concorrenza mossa da WhatsApp alle piattaforme di messaggistica over the top rivali, soprattutto quelle che hanno avuto molto successo su desktop e tra i clienti business, a partire da Slack, che è un servizio “di nicchia” rispetto a WhatsApp, se si guarda alla base utenti, ma al contempo in forte crescita e molto utilizzato per chattare in azienda.

L’ENCRYPTION: RISPOSTA A TELEGRAM

Il lancio di queste novità fa seguito al recente completamento dell’encryption end to end su WhatsApp, chiara risposta al successo di Telegram, il servizio di messaggistica russo che ha attratto velocemente utenti (ha raggiunto quota 100 milioni) grazie alla robusta sicurezza. Il fondatore, Pavel Durov, durante il keynote speech dell’ultimo Mobile World Congress di Barcellona, ha ribadito che “la privacy è più importante della paura del terrorismo”.

WhatsApp replica scrivendo sul suo sito ufficiale che “alcuni dei momenti più personali sono stati condivisi su WhatsApp, motivo per cui abbiamo costruito la crittografia end-to-end nelle versioni più recenti della nostra applicazione. Quando crittografati end-to-end, messaggi, foto, video, messaggi vocali, documenti e chiamate non possono finire nelle mani sbagliate”. Molte applicazioni di messaggistica criptano i messaggi solo tra l’utente e il destinatario, mentre la crittografia end-to-end di WhatsApp assicura che “solo tu e la persona con cui stai comunicando possiate leggere ciò che viene inviato e che non ci sia nessuno nel mezzo, nemmeno WhatsApp”.

Alla fine dell’anno scorso, WhatsApp ha anche bloccato i link a Telegram sulla sua piattaforma, che compaiono ma non si possono aprire, mentre Facebook ha fatto “sparire” il profilo di Telegram (come riporta la stessa società russa)  dal social network.

LA STRATEGIA B2C: MONETIZZARE WHATSAPP

Oltre che tenersi in testa alla concorrenza, con le ultime iniziative (encryption end to end, app per desktop, video chiamate) WhatsApp cerca di monetizzare la sua piattaforma. Si tratta, dicono gli osservatori di mercato, della stessa strategia in cui rientrano gli account B2C che WhatsApp sta testando, con un servizio di invio di inviti a gruppi selezionati di utenti tramite codici QR, link e tag Nfc che potrebbe essere rivolto alle imprese e che, dopo la cancellazione dei 99 centesimi all’anno richiesti per il rinnovo del proprio profilo, potrebbe rappresentare un’importante fonte di ricavi per la piattaforma di Facebook.

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